Di Bello mediocre, ma a Sarri va detto: anche chi sta antipatico a molti merita un trattamento equo
Sarri, allenatore della Lazio, ha affermato, a fine partita, che Locatelli e Cuadrado andavano espulsi e io sono d’accordo con lui. Tuttavia non è onesto chi non riconosca che il gol di Milinkovic Savic fosse viziato da una spinta evidente nei confronti di Alex Sandro. Può essere che il brasiliano abbia accentuato la caduta, ma dire che la spinta fosse troppo leggera per determinarne lo sbilanciamento è da gente che non ha mai giocato a calcio. Chi l’ha fatto sa che ad un calciatore in volo per colpire di testa è sufficiente una mano sulla schiena per non fargli raggiungere la palla e provocarne la caduta. Nel particolare se un gol del genere fosse stato assegnato alla Juve avremmo assistito ad una vivisezione del fallo che avrebbe portato ad una levata di scudi generale.
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Quindi a Sarri devo dire una cosa che, ben lungi dal pareggiare le situazioni, porta alla conclusione che l’arbitro è stato inadeguato e l’opinione pubblica condizionata. Questa: Locatelli e Cuadrado andavano espulsi, ma la Lazio è andata in vantaggio con un gol irregolare che il Var giustamente non poteva indurre all’annullamento. Probabilmente, con due uomini in meno, sarebbe finita lo stesso con la vittoria della Lazio, ma il diritto ad un trattamento equo ce l’hanno tutti. E quando non accade va detto e scritto anche se i danneggiati ci stanno antipatici.