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    Deschamps: 'Dispiaciuto per Pogba. Ha ancora un futuro con la Francia? Non avrò posizioni categoriche, vedremo'

    Deschamps: 'Dispiaciuto per Pogba. Ha ancora un futuro con la Francia? Non avrò posizioni categoriche, vedremo'

    Didier Deschamps, ct della Francia, è intervenuto in conferenza stampa per presentare i due impegni dei Bleus nelle qualificazioni a EURO 2024 (contro Bosnia e Cipro) e ha parlato a tutto campo, anche della delicata situazione di Paul Pogba, tra il caso doping e la sospensione dello stipendio da parte della Juventus: "Allegri è particolarmente triste per Paul, come lo sono anch'io, ultimamente gli sono cadute sulla testa un sacco di cose. Si trova in una situazione complicata. Si difenderà. Dovrà difendersi, questo fa parte di una lunga procedura. Tutto è iniziato con la perizia del campione. Non so cosa gli riserverà il domani, ma è triste per lui quello che gli sta succedendo".

    POGBA HA ANCORA UN FUTURO CON LA FRANCIA? - "Non avrò una posizione categorica o radicale. Non so come sarà il suo futuro, ci vorrà tempo. Anche se è con noi da un po', tra parentesi è chiaro. Spero per lui che ritrovi il sorriso, il pieno possesso dei suoi mezzi, che ritrovi il campo, ma ci vorrà del tempo".

    LE GERARCHIE IN ATTACCO - "La gerarchia si sta evolvendo, non è perché c'è uno che segnerà tre gol e un altro che non segna che chi ne avrà segnati tre diventerà il numero uno. Entra nelle riflessioni riflessione anche il profilo dei giocatori, anche se non impedisce di continuare ad essere performanti. Olivier ha 37 anni, il che porta il suo allenatore a gestirlo. Ha minutaggio con il Milan ma raramente gioca partite intere. La scelta riguarda più il profilo in relazione all'avversario. Olivier e Marcus hanno profili simili, Kolo ha un profilo diverso. E' sempre con l'obiettivo di essere più pericoloso per l'avversario".

    COMAN - "Coman in questo momento sta facendo molto bene. E' un giocatore relativamente efficace, non gli manca nulla, è lì da tanti anni. Se c'è è perché può essere titolare. La competizione è importante, non mi lamenterò di avere queste opzioni".

    MBAPPE' - "Non è in un periodo di efficienza, per un giocatore come lui si vede qualcosa di più. L'occasione avuta ieri la sa benissimo, sulla partita di ieri, soprattutto nel secondo tempo, è a disponibile nei movimenti, nella ripetizione degli sforzi. Tutto quello che ha vissuto quest'estate, e questo ritmo infernale con una partita ogni tre giorni, gli dà diritto anche a questo periodo in cui sta un po' meno bene. Ha un sorriso, è felice di essere lì".

    MALO GUSTO - "Giocatore molto giovane, ma con questa capacità di giocare in questo ruolo, ha giocato da esterno, gioca anche da terzino, già al Lione aveva fatto vedere grandi cose. Al Chelsea ha una concorrenza più importante. Ha margini di miglioramento e di progressione da esplorare, con buone capacità offensive. È molto veloce. Ha bisogno di progredire in difesa ma prende tanti tiri. Ci ritroviamo con un giocatore giovane che è già al Chelsea, con un potenziale che lascia intendere crescita nei mesi a venire".

    POCHI TERZINI - "Purtroppo non sono rimasti molti giocatori allenati e quando parlo con Thierry Henry non è facile trovarli. È una strada per migliorare la formazione".

    CRITICHE AI MONDIALI 2030 IN TRE CONTINENTI - "Al di là del fatto che è una tendenza, l'organizzazione in più Paesi, c'è comunque la particolarità di disputare queste tre partite nel continente sudamericano. Non so quali Paesi saranno interessati, ciò significa che le squadre sudamericane che giocheranno saranno avvantaggiate, e poi gli altri dovranno muoversi e poi muoversi ancora... Non so chi prende le decisioni ma non vi nascondo che mi piacciono le cose un po' più coerenti a livello sportivo ed etico, non credo che siamo ancora arrivati".

    INFORTUNI IN DIFESA - "Questi sono i rischi. Come spesso accade, quando ci sono infortuni che si accumulano, spesso è nello stesso settore. E' così. Non è l'ideale, preferisco avere tutto quello che il mondo ha a disposizione con automatismi, ma dà l'opportunità di vedere altri giocatori".

    IL RITORNO DI CLAUSS - "Ha un grande sorriso. Non rischia la vita, non è un esame da superare. Non posso togliergli questa delusione immensa, ma se è qui oggi è perché se lo merita. Abbiamo mantenuto i contatti. Posso discutere con i giocatori quando sono lì, è sempre meglio ricordarlo. Non mantengo contatti regolari con tutti i giocatori ma dal momento in cui rimangono nelle pre lista e ritengo che abbiano un ruolo da svolgere, è soprattutto il monitoraggio che è importante. Anche se non vengono selezionati, continuiamo a valutare le loro prestazioni rispetto alla concorrenza".

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