Derby SLA Juve-Toro:| Vince la stampa bianconera
Ieri, nel giorno del derby contro la SLA tra vecchie glorie di Juve e Toro, s'è giocato anche il derby delle 'mai glorie' tra giornalisti delle due fazioni. Nel primo pomeriggio, alle ore 14 sul campo del 'Chisola' di Vinovo, si sono affrontati i cronisti bianconeri e quelli granata. L'hanno spuntata gli juventini ai calci di rigore, dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi sul risultato di 2-2 grazie alla doppietta di G.B. Olivero (Gazzetta dello Sport) per la Juve e i gol di Gallo (Videogruppo) e Baretti (Tuttosport) per il Toro. Il tiro decisivo dagli undici metri è stato quello di Mauro (Gazzetta dello Sport) che ha chiuso la sfida sul risultato di 9-8, nonostante la piccola fossa scavata sul dischetto da parte di alcuni torinisti, ad evocare l'episodio tra Maspero e Salas in quel 3-3 del 14 ottobre 2001.
Una giornata soleggiata che era cominciata nel migliore dei modi. Tanti amici in campo a ricordare il compianto Aurelio Benigno, sfottò, pacche sulle spalle, strette di mano, campo in perfette condizioni e uno spettatore di lusso: Andrea Agnelli, giunto cinque minuti prima del fischio d'inizio giusto in tempo per augurare buona fortuna ad entrambe le compagini, fare le foto di rito insieme ai 'campioni per un giorno' e ritirare la targa in memoria del giornalista di fede granata scomparso il 29 novembre 2009. Il presidente non perde occasione per dimostrare il suo attaccamento alla Juve, ma soprattutto al gioco del calcio, e non si è voluto perdere nemmeno questa sfida tra dilettanti allo sbaraglio. L'importante è che ci sia la 'sua' Juve di mezzo e che ci sia un pallone che rotola. D'altronde anche lui, fino a che non è stato nominato presidente, ogni giovedì sera indossava scarpini e parastinchi per sfidare Nedved e i suoi amici sui campi a 8 di Grugliasco. Ora gli impegni non gli permettono di giocare con la stessa continuità di prima, ma ogni qual volta può essere presente non si tira indietro.
Il rampollo di casa Agnelli è venuto anche a vedere la sua creatura: in campo c'erano membri dell'ufficio stampa e diversi componenti della redazione di Juventus Channel e grazie al suo impegno tutti gli juventini hanno potuto indossare le maglie personalizzate (la seconda maglia della scorsa stagione, quella grigia con la banda bianconera diagonale) con tanto di nome sulla schiena, come i professionisti veri. Per un paio d'ore noi giornalisti ci siamo sentiti come loro. Poi il presidente ha lasciato il campo a dieci minuti dalla fine, sul 2-1 per i granata. Forse non sopportava l'idea di vedere i suoi 'ragazzi' soccombere sotto i colpi di corna del Toro oppure, quasi certamente, dopo un'oretta di svago e di risate in panchina in una giornata primaverile, è dovuto tornare ai suoi impegni. Almeno i tifosi della Juve potranno esultare: la Signora negli ultimi cinque anni, dal dopo Calciopoli in poi, ha almeno conquistato un 'titulo'. Quello del primo 'Memorial Aurelio Benigno'. In attesa di conquistare quelli dal valore inestimabile: quelli della prima squadra.