Delio Rossi:| 'Non scambiamo cani e gatti'
Su Fiorentina.it, la diretta testuale della conferenza stampa di Delio Rossi:
Su Babacar:
Ho sempre considerato Babacar un giocatore adatto a stare nella rosa
Su Salifu:
Fare paragoni è sempre difficile, ha mostrato personalità a San Siro. Ho visto tanti tremare le gambe a San Siro. E’ un centrocampista molto reattivo, dove deve migliorare la fase di possesso.
Sull’Atalanta:
E’ un ambiente che conosco molto bene. Ho conosciuto anche il poro presidente. C’è un grande senso di appartenenza con la città e questo i tifosi lo avvertono. La forza dell’Atalanta è questa coesione
Sui punti conquistati fino a oggi:
Sono quattro punti che sono arrivati dal campo, son quelli che ci siamo meritati. Per il futuro io preferisco a pensare gara dopo gara. Dobbiamo fare i tre punti, altrimenti dovremo lavorare in un'altra maniera.
Se manca il senso di appartenenza alla Fiorentina:
E’ un gatto che si morde la coda. E’ un discorso come un rapporto di amore. Chi è più forte deve dare più amore, perché un giorno sarà il contrario. I ragazzi giovani vivono di altri e bassi. Se li metto dentro lo faccio perché ho qualche problemino e devo cambiare qualche ruolo. Io vengo dal settore giovanile e con i ragazzi mi diverto di più. Guadagno meno ma mi diverto di più. Tutte le grandi squadre, vedi Barcellona, Arsenal ad esempio, non sarebbero grandi senza avere un grande settore giovanile. Anche da questo si crea il senso di appartenenza. Anche il fatto di vedere passare i giocatori dal settore giovanile alla prima squadra è una grande cosa.
Su Cerci:
Sta meglio e convocato e potrebbe essere della partita.
Sull’aspetto psicologico di certi giocatori…
Ci sono giocatori che se stanno bene fisicamente sanno cosa devono fare in campo, con altri, invece, serve il bastone e la carota… Io guardo gli allenamenti e li decido chi può essermi utile. Certo, chi è più esperto può essere avvantaggiato, ma io non guado certe cose.
Sulla condizione fisica della squadra:
La squadra sta meglio fisicamente per come la volgio io. Questo lavoro pagher à. Devo arrivare alla sosta in un certe condizione.
Sul tavolo della pace…
Sarò come Ponzio Pilato ma tutto quanto accade fuori dal campo non mi interessano. Per me le partite finiscono sul campo, tutto il resto non mi interessa.
Sull'onorare la maglia...
Uno deve onorare la maglia in casa e fuori. Diciamo che c’è tanta disparità tra le prestazioni in casa e fuori. Per questo è importante che se ci si comporta nella giusta maniera i tifosi lo capiranno.
Sulla eventualità di continuare a giocare col 4-4-2...
Io non ho mai pensato che vincono gli schemi, ma i giocatori. Altrimenti non ci sarebbero le categorie.
Sulla classifica…
La classifica è quella che è. Se avevo un certo tenore di vita devo capire che invece di andare a mangiare in un grande locale mi limiterò di andare in una trattoria. Se provinciale vuol dire lottare su tutti i palloni, tanto agonismo ecc…ben venga, se è quello dei palloni in tribuna no. La classifica era cambiata con una vittoria con la Roma e poi cambiata con la sconfitta con l’Inter. La classifica la possiamo solo migliorare noi.
Su Vargas….
Lui è un grande giocatore. Vedo che c’è la sta mettendo tutta, anche se secondo me il miglior Vargas è ancora lontano. Io dai migliori giocatori, in generale, pretendo di più. Se devo cazziare un giocatore di sicuro non lo faccio col ragazzino. Da quelli più bravi mi aspetto di più non solo per le giocate ma sulla posizione e cosa fare sul campo.
Sul mercato…
Prima volevo rendermi conto poi in settimana ne abbiamo parlato. Ho espresso la mia idea. A gennaio non devi stravolgere la squadra. Se cambi troppi rischi di scambiare un gatto per un cane. Ho investi su un giocatore straniero o investi su una riserva di un'altra squadra. Non giriamoci attorno. Qualcosa faremo, vediamo.