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    Del Neri e il 4-4-2: il vero Genoa a gennaio

    Del Neri e il 4-4-2: il vero Genoa a gennaio

    • Matteo Oneto

    Via De Canio, arriva Del Neri, che oggi sarà presentato a Pegli. Il Genoa cambia di nuovo e salgono a cinque i mister in due anni per Enrico Preziosi, che dopo Gasperini è tornato un presidente 'mangia allenatori'. Scelta giusta, perché l'ormai ex De Canio non riusciva a dare una linea precisa alla squadra, che stava perdendo rapidamente anche lo spirito giusto. Scatta l'era Del Neri, dunque, ma per vedere il suo Genoa bisognerà aspettare il mercato di gennaio. Il mister di Aquileia ha idee tattiche precise e solo con determinati giocatori riesce ad esprimere il suo calcio e a portare a casa buoni risultati. Punto fondamentale per la tattica delneriana sono le fasce, reparto quanto mai scoperto in casa rossoblù. Al momento solo Jankovic si può definire un ala a tutti gli effetti. L'infortunio di Vargas, fuori per almeno un altro mese, costringerà Del Neri ad inventarsi qualcosa a sinistra con l'avanzamento di Antonelli prima opzione. Il problema vero è che da sempre gli esterni che servono a Del Neri sono quattro: a loro il mister chiede grande sacrificio, e quindi in molti casi scatta automatica la sostituzione nel secondo tempo.

    Poi c'è la mancanza di un regista o comunque di un centrocampista che possa dare fosforo alla squadra. Il neo tecnico ha dimostrato in più di un'occasione di poter fare a meno del regista classico, ma con Seymour e Kucka in mezzo al campo sviluppare gioco diventa davvero impossibile, almeno questo ha insegnato la sfida contro la Roma. I lati positivi del cambio di allenatori risiedono quindi tutti al di fuori del campo. La squadra potrebbe ritrovare entusiasmo, così come è già successo a Preziosi. Il presidente ha annunciato il ritorno sul mercato alla sua maniera. Sarà quindi rivoluzione: come detto servono almeno due esterni, sempre che Vargas torni ad essere un calciatore, un terzino e un centrocampista di qualità. Buon lavoro al nuovo mister e l'augurio che possa decidere lui anche sulla campagna acquisti, altrimenti il Genoa non sarà mai una sua creatura.

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