Del Fabro: 'Juve? Il mio sogno. Quella volta che Klose...'
MOTIVAZIONE - "Importante? Molto. Leggo un sacco di libri di coaching e leadership, i miei autori preferiti sono Tony Robbins e Roberto Re. Come in campo lavoro a livello fisico, leggendo alleno determinazione e forza di volontà. Altri compiti? Il pilates: vado due volte a settimana".
NOVARA - "Ho giocato in 7 partite su 16, sto trovando continuità. Recentemente mi ha fermato solo l’infortunio al naso. Sabato, però, rientro: contro l’Empoli avrò una mascherina protettiva".
L'ANTICIPO - "Bisogna stare attenti alla linea difensiva, poi al movimento della palla e all’avversario. Come si muove il pallone, scatti e cerchi di anticipare l’avversario. Sono molto aggressivo, mi piace pressare in avanti".
MODELLO - "Sì, Sergio Ramos. E avessi la fortuna di trovarmi a cena con lui gli domanderei se la personalità è innata o in parte si allena".
GATTUSO - "Sorpreso? Per niente, ero certo che sarebbe arrivato in alto. A me ha dato molto e se penso a quando mi telefonò la prima volta... Ero in vacanza, mi suona il cellulare: “Pronto, sono Rino Gattuso”. Giuro, ho pensato a uno scherzo. Un simbolo dell’Italia Mondiale...".
SARDO E POLACCO - "Com'è? Testardo e permaloso. Io sono entrambe le cose. Polacco di madre? Da mamma ho preso il carattere: sto sulle mie, non do grande confidenza. Io mi sento italiano. Anche se una volta ho fatto il polacco... in campo. Era un Lazio-Cagliari del gennaio 2013, lo ricordo bene. E’ stato il mio esordio da titolare in serie A con i rossoblù, in precedenza avevo giocato solo mezzora contro la Juve. A fine partita mi sono rivolto a Klose in polacco, visto che lui è un tedesco nato in Polonia. Mi ha guardato stranito, poi si è divertito e abbiamo chiacchierato due minuti".
LEEDS - "Avventura fantastica, purtroppo durata solo un anno. Giocavo in quella che sarebbe la nostra Primavera, però ho esordito in FA Cup contro il Sunderland davanti a 35 mila persone. Ho imparato l’inglese, che adesso tengo allenato guardando i film in lingua originale. E poi ne ho viste tante, soprattutto a colazione: non ero abituato a patate fritte e fagioli...(risata). Sono molto affascinato dalle culture diverse. Appena ho due giorni liberi, io e la mia fidanzata ci mettiamo in viaggio da autentici turisti. Russia, Francia, Inghilterra, Spagna, Svizzera... L’Europa l’abbiamo visitata praticamente tutta e presto andremo a New York".
TAPPA FINALE - "Il sogno? Torino, la Juventus. E se non sarà lì, mi affascina la Premier".