'Se lo tolgono, distruggono il calcio italiano'. Cos'è il Decreto Crescita e come funziona
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LE PUNTATE PRECEDENTI - È passato un mese da quando si era sparsa la voce secondo cui non ci fosse spazio per il Decreto Crescita nella manovra del Governo. Il nostro calcio ha temuto di dover abolire il provvedimento, prima di scendere a più miti consigli, optando per qualche modifica al sistema. Il dl arriverà in Camera e il mondo del calcio spera che resti valdio, con i giusti correttivi, e che si possa fare affidamento su questo sgravo fiscale anche nelle prossime annate. Grazie a esso, i nostri club risparmiano circa 130 milioni di euro e possono permettersi di avvicinare campioni che arrivano da campionati stranieri altrimenti difficilmente avvicinabili. I club italiani hanno chiesto al Governo un compromesso: fare in modo di usufruirne per i calciatori ritenuti 'di interesse', quelli utili al blasone della Serie A
COME FUNZIONA IL DECRETO CRESCITA - Ma riavvolgiamo il nastro: in cosa consiste in pratica tale provvedimento? Il Decreto Crescita è un decreto legge pubblicato il 30 aprile 2019 che prevede una serie di misure finalizzate alla ripresa della crescita economica e degli investimenti in Italia. La norma ha fino ad ora consentito alle società di garantire, a parità di costo, ingaggi più alti a giocatori con 2 anni di residenza fiscale all'estero che risiedono in Italia altrettanto tempo. In sostanza, non viene tassato il 70% della base imponibile del reddito, e addirittura il 90% al Sud. Il Decreto Crescita, dopo la sua conversione in legge, è risultato effettivo dal 1 gennaio 2020 e ha portato benefici a partire dalla stagione 2020/21. Si tratta insomma di un grande vantaggio per i club italiani, che pagano ai giocatori l'ingaggio lordo (comprensivo di tasse). Senza il Decreto Crescita un ingaggio da 10 milioni lordi corrisponde a 5.5 milioni netti . Con il Decreto Crescita un ingaggio da 10 milioni lordi corrisponde a 7.5 milioni netti. Dal maggio 2022, il Decreto Crescita è stato aggiornato per quanto riguarda lo sport: può essere valido solo per atleti che hanno contratti da un milione di euro in su e che abbiano compiuto almeno 20 anni.