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Roma, De Rossi: 'Non vedo la paura di cui parlava Mourinho. Ora Dybala è più brillante'
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Cosa rappresenta la finale di Sinner per un uomo di sport?
"Emozionante. Lo sport italiano arriva sempre nell'elite dello sport mondiale. Ma questo è uno sport molto popolare, il fatto che ci sia un ragazzo italiano, ma anche educato e pulito, ci fa sentire orgogliosi per l'immagine che esportiamo e il personaggio che possiamo tifare. Con mia moglie mettevamo la sveglia a New York per vedere le partite, così anche per la Coppa Davis. Purtroppo ho tante cose da fare e non guarderò la partita, ma mi auguro faccia una grande finale".
C'è una data per il ritorno di Smalling?
"Si sta allenando insieme a Sanches e Kumbulla. Fanno il loro percorso, noi li monitoriamo quotidianamente, guardo gli allenamenti e mi sembrano sciolti nei movimenti. Penso che magari già dalla prossima settimana torneranno a fare qualcosa con noi, ma è presto per dare una data di ritorno in formazione. Questi infortuni bisogna valutare".
Ha deciso le gerarchie in porta?
"Le ho decise quando sono arrivato. Rui aveva parato molto bene in questi mesi, non cambia la mia opinione una partita. Il portiere deve avere gerarchie stabilite, che poi non sono eterne. Sono contento di entrambi, Svilar mi ha impressionato per competenze. Un errore non cambia la mia opinione su Rui, negli ultimi mesi ci ha salvato le partite. È concentrato su lunedì e non sul passato, sono tranquillo".
Sulla Salernitana
“Non ho mai giocato a Salerno, sono curioso perché mi sembra uno stadio emozionante. Sarà una spinta in più per loro, peccato che non potremo averla anche noi. Giocheremo anche per loro. La Salernitana ha tanta qualità soprattutto in fase offensiva, dovremo stare tanto attenti. Ha giocatori diversi tra loro, esplosivi, esperti come i miei amici Candreva e Fazio. A bocce ferme non avrei pensato di trovarli ultimi in classifica. Hanno perso all’ultimo con la Juve, con le grandi hanno fatto risultati temibili. Andiamo lì per fare la partita perché sappiamo di essere molto forti”.
Come si supera questo problema emotivo con le trasferte? Lei che squadra chiede?
“Mourinho diceva che voleva una squadra di banditi, ma devi chiedere a lui cosa abbia riscontrato. Io vedo giocatori con personalità, se faccio un passo indietro e penso a loro dico che ci hanno portato in finale in Europa, Spinazzola e Cristante hanno vinto un Europeo in casa dell’Inghilterra. Sono fasi della stagione dove si è così, mi piace lo slogan squadra di banditi perché nel calcio serve essere spigolosi e avere le caratteristiche per vincere anche in maniera sporca. Credo di avere una grande squadra e dal punto di vista della personalità non peccano”.
Domani torna Cristante, come cambia la Roma con lui o Paredes?
"Possono benissimo giocare insieme, Bryan è un pilastro della squadra e anche della nazionale. Quando parlai di lui mi riferivo all'essere umano. È un giocatore forte e continuo a essere affascinato da Bryan. Cambiano le caratteristiche con lui in campo, cambiano alcune geometrie, forse Paredes ha più qualità e Cristante più dinamismo, cambia quando cambi giocatori. Anche davanti, un conto se gioca Lukaku o Dybala oppure Belotti, ma la nostra idea di gioco non cambia perché abbiamo giocatori di personalità e con dinamismo”.
Come stanno Dybala, Mancini, Huijsen e Aouar?
“Dybala è sembrato che stesse bene, si è allenato al 100% e lo vedo un po’ più brillante rispetto alla prima settimana in cui faticava di più. Dean si è fermato qualche giorno ma sta bene, anche se ieri abbiamo fatto relativamente poco ma penso partirà con noi. Mancini sta bene, mi è piaciuto la sua partecipazione a quello che abbiamo proposto, mi è piaciuto come si sia buttato nella mischia. Aouar torna da una Coppa d’Africa, non è stato in vacanza, è allenato. Mi ha raccontato che ha dormito poco causa spostamenti vari, era un po’ sballottolato il primo giorno ma è pronto per giocare”.