VIDEO De Rossi: 'Orgoglioso del fatto che Conte mi volesse portare alla Juve'
E' un Daniele De Rossi a 360 gradi quello che si è presentato oggi pomeriggio in conferenza stampa nell'aula magna del centro di Coverciano. Sono tanti i temi affrontati dal centrocampista della nazionale, in attesa del match di Domenica sera a San Siro contro la Croazia.
IL TRAGUARDO DELLE 100 PRESENZE - Il giocatore giallorosso è apparso emozionato quando gli è stato ricordato che quella contro la Croazia sarà la centesima apparizione in maglia azzurra. "Le 100 presenze costituiscono un traguardo incredibile, inimmaginabile, che porterò nel cuore anche dopo la fine della carriera".
SU BALOTELLI - De Rossi è poi tornato a parlare di Mario Balotelli, dopo le polemiche della scorsa estate: "Non c'è stato nessun confronto con Conte per convocare Balotelli. E’ difficile da credere che l'allenatore si faccia indirizzare per convocarlo. Quelle battute su di lui dopo i Mondiali? Conte alla prima conferenza ha detto che riparte dagli uomini e non ha fatto riferimento a nessuno. Quel discorso era legato a come poter ripartire. Si riparte dagli uomini, in Nazionale e con la Roma. Con Balotelli non è detto che non possiamo diventare amici. E’ un bravo ragazzo, buono. Non mette zizzania nello spogliatoio".
IL RETROSCENA DI MERCATO - Circa la sua duttilità, apprezzata da Conte, il giocatore ha poi svelato un retroscena di mercato: "Sono pronto a fare vari ruoli, a ciò che servirà, con la massima disponibilità. Il fatto che Conte mi volesse alla Juventus mi ha inorgoglito, è un tecnico che ho sempre stimato. Se mi voleva alla Juve è piacevole se lo dice il diretto interessato. Ma per il momento storico un passaggio in bianconero era impossibile da immaginare. La scelta di restare alla Roma non mi lascia rimpianti. Io difensore? Sono pronto, magari mi si allunga anche la carriera".
RICORDI E AMBIZIONI - Tornando alla sua esperienza in azzurro, De Rossi ha poi ricordato i momenti più significativi della sua storia in nazionale e i suoi obiettivi: "La mia partita più importante con la maglia dell’Italia? La finale di Berlino la più indimenticabile, il punto più alto della mia carriera. Mi aspetto di vincere l’Europeo, l’allenatore pensa solo a questo."
LA STIMA PER MANCINI - Sulla notizia del giorno dell'esonero di Mazzarri dalla panchina dell'Inter, ha poi dichiarato: "Mi dispiace per Mazzarri, è un allenatore molto bravo. Sono contento per Mancini, lo stimo molto."
IL PENSIERO A UN AMICO - Infine una dedica speciale per un amico d'infanzia: "Dedico il mio traguardo al mio amico Emanuele Mancini, che gioca in D, calciatore meraviglioso con cui sono cresciuto nel settore giovanile della Roma. Il primo pensiero va a lui”.