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De Laurentiis, perché spaventi la Juve?
A parte il fatto che la Juve e gli juventini non sembrano spaventati da tanto anatema: giustamente si nutrono e s’ingrassano dell’antipatia nei loro confronti, essendo ormai abituati da anni ad essere sottoposti a sospetti, invettive, offese. Succede sempre a chi vince spesso. E poi, perché antipatica la Juve e non, poniamo, l’Inter, il Milan, la Roma, il Bayern o un’altra squadra intenzionata a comprare Higuain? Mistero, che si può svelare in parte con una certa caratterialità del presidente azzurro o meglio con il carattere che si è scelto d’impersonare. Sì, perché De Laurentiis recita sempre la parte del signore elegante che ama stupire e spiazzare. E’ più forte di lui. Lo faceva anche all’Assemblea dell’Anica (l’Associazione dei produttori cinematografici italiani) quando nel bel mezzo di un dibattito teso a trovare nuove e più congrue forme di finanziamenti o di collaborazione con Stato, Regioni o altre istituzioni, lui si alzava in piedi e pacatamente diceva: "Non so che farmene dei finanziamenti, ognuno vada avanti da solo". Peccato che lui avesse alle spalle una decina di cinepanettoni, e la sua fosse una solitudine assai dorata.
Ma non è solo voglia di recitare e di stupire. In questa bizzaria c’è del metodo. E’ un messaggio rivolto ai tifosi napoletani, per rassicurarli da un lato e per dir loro dall’altro che comunque quella 'cattivona' della Juventus non avrà il coraggio di comprare Higuain. Una rassicurazione un po' ingenua e un po' incongrua al tempo stesso, perché la clausola è la clausola, perché 'pecunia non olet' e perché Higuain sembra seriamente intenzionato ad andare a Torino.
Certo, se lo facesse, pur riempiendo il suo presidente di denari, sarebbe "estremamente antipatico".