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    De Laurentiis contro la Juve: 'Agnelli i più potenti d'Italia, arbitri decisivi per lo scudetto. Potrei riprovarci con Icardi'

    De Laurentiis contro la Juve: 'Agnelli i più potenti d'Italia, arbitri decisivi per lo scudetto. Potrei riprovarci con Icardi'

    Sarri, Verdi e tanto altro. In esclusiva a Rai Sport Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha parlato di mercato: "Io adoro Sarri, l'ho scelto, è una persona straordinaria, un grande stakanovista, un lavoratore, non lascia nulla al caso. Vorrei che fosse l'allenatore del Napoli per tanto tempo. E' come se fosse un 20enne che evolve. Questo mi fa piacere, ha ancora margine di miglioramento. Se abbiamo fatto bene nel 2017, con 99 punti e abbiamo fatto bene in questo inizio 2018 allora vuol dire che non ci serviva nessuno sul mercato. Verdi? Ho cercato di comprarlo in prospettiva, perché può giocare in tutti i ruoli dell'attacco. Ha detto prima sì poi ha detto no, ha giocato con Sarri ed evidentemente era convinto che non avrebbe giocato molto. Era un acquisto prospettico".

    POLITANO - "Abbiamo tentato con Politano, anche se avrebbe potuto giocare l'80% in una sola posizione, ai differenza di Verdi. Ho detto "vabbé, buttiamo questi soldi". Mi è arrivata una proposta incompleta alle 22, ma poi c'eravamo messi d'accordo alle 22.15. Alle 22.48 abbiamo mandato i contratti via Pec firmati, ma non sono arrivati indietro firmati (quelli di Ounas e Farias preso dal Cagliari, ndr), erano incompleti. Cosa devo dire? Che il fato è stato gentile con me".

    ICARDI - "Ho trattato Icardi. Ho offerto 55-60 milioni, non mi ricordo. Incontrai la moglie, simpaticissima. Abbiamo passato un pomeriggio insieme, abbiamo negoziato un potenziale contratto. Icardi è un fuoriclasse, potrebbe diventare un nuovo Ronaldo, nelle mani di Sarri potrebbe fare 40 gol. Un nuovo tentativo? Mai dire mai". 


    CONTRO LA JUVE
    - Lo stesso De Laurentiis ha poi aggiunto in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Siamo l'unico club in Serie A senza debiti con le banche. Oggi il Napoli fattura un terzo della Juventus, ma i nostri conti sono migliori dei loro. La Juventus però appartiene alla famiglia più potente d'Italia da 100 anni. Non è una questione di soldi, ma di rapporti che possono anche silentemente creare condizionamenti. A tutti i livelli. Un esempio? Con Sportfive loro hanno avuto in regalo due terzi dello Stadium. A me sono serviti 7 anni per transare dei finanziamenti che ho dato al Comune, altrimenti non avrei potuto giocare al San Paolo". 

    "La Juve ci ha messo i bastoni tra le ruote sul mercato per Politano? Non sono io a dirlo. Il giro l'ho capito, ma non faccio dietrologia. Sono fatalista e allora meglio così. Stimo Politano, che era entusiasta di venire al Napoli, ma non vale tutti quei soldi. E se qualcuno mi ha fatto risparmiare 29 milioni, mi ha fatto un favore, non un torto". 
    "Younes per gravi problemi famigliari ha scelto di ritardare l’arrivo a Napoli. Lo aspettiamo, a luglio sarà dei nostri, il contratto è già depositato in Lega, come per Ciciretti. Anche se c’è stata una triangolazione con i tedeschi amici degli amici... Mi riferisco al Bayern, società 'alleata' in Europa della Juve? Lo ha detto lei, non io. Però ci pensi bene: Juve, Bayern, Eca, Uefa. Ha capito il film?"

    "Per lo scudetto sarà decisivo lo scontro diretto a Torino? Per me no. Saranno molto più decisivi infortuni e sviste arbitrali o 'VARriane', se mi consentite il termine... Non ho cambiato idea, sono ancora convintissimo che sia una bella novità e crea pure suspense. Però serve umiltà per migliorarla. Tipo un organo superiore che in settimana passi al setaccio tutto quello che è successo per cercare di apportare delle modifiche. A me personalmente piacciono quegli arbitri che hanno il coraggio di correre e andare a rivedere il replay di un’azione ogni volta che hanno un dubbio e possono farlo. Meno quelli che non lo fanno. Sembra invece che alla Juventus la Var non piaccia proprio? Sapete come va il mondo. De Laurentiis ha paura della Juve? Io non ho paura di nessuno. Ho fatto girare film in Congo o in Nigeria, dove c’era in ballo la vita delle persone. Che paura può farmi il mondo del pallone?". 

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