'Credo che il San Paolo debba essere il campo del Napoli, ma molto dipende anche dalle autorità locali, le quali forse non hanno capito che un club può crescere anche grazie alla proprietà dell'impianto'. Lo ha dichiarato il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis nell'intervista andata in onda ieri sera nella trasmissione 'Tiki Taka' su Mediaset Premium. 'Stiamo inoltre verificando la possibilità di creare la vera casa del Napoli a Castelvolturno, vogliamo costruire nuovi campi di allenamento e altri spogliatoi anche per le formazioni giovanili - ha spiegato il patron azzurro -. Insomma, siamo in fermento. Il calcio a Napoli è come a Rio de Janeiro: lì ci sono le favelas e anche qui abbiamo i nostri problemi sociali. Si è sempre parlato del problema dell'immondizia, ora si parla della terra dei fuochi, ma il mio Napoli, anche con i numeri, è la dimostrazione che in questa città si può e si deve creare qualcosa di importante. La chiusura delle curve? Per me il tifo non andrebbe represso, ma semplicemente educato'.

'Roma-Napoli verrà vista da un miliardo di persone, io la seguirò da Los Angeles - ha affermato De Laurentiis -. Noi non abbiamo mai avuto paura di nessuno, ce la giocheremo a fronte alta perchè abbiamo un grandissimo allenatore e grandissimi giocatori. Questo sarà un campionato avvincente, sono sicuro che anche altre squadre lotteranno per lo scudetto come la Juventus o la Fiorentina. L'importante sarà mantenere alta la concentrazione fino alla fine'.