De Ketelaere all'Atalanta per svegliarsi: a Pioli e al Milan non serviva, ma Gasp non lo coccolerà
Ascolta "De Ketelaere all’Atalanta per svegliarsi. A Pioli e al Milan non serviva ma Gasp non lo coccolerà" su Spreaker.
In realtà l’operazione sganciamento dai rossoneri è già cominciata e la dirigenza milanista spera che De Ketelaere, a Bergamo, faccia una stagione talmente buona da indurre l’Atalanta a riscattarlo (i nerazzurri hanno il diritto di riscatto, non l’obbligo), così da consentire al Milan di ammortizzare e recuperare una parte dei 35 milioni spesi un anno fa. Pioli e la nuova dirigenza milanista, oltre a non credere più nel ragazzo (ha 22 anni), sanno che nel nuovo sistema di gioco non serve. Perché, se nel 4-2-3-1 di prima, un trequartista c’era, adesso, nel 4-3-3, non c’è più. L’Atalanta, invece, non solo ce l’ha, ma in genere lo esalta perché tanti palloni passano dai suoi piedi.
Intendiamoci bene. Gasperini è bravo a far sbocciare talenti, ma è un allenatore duro e intransigente. E pur essendo sicuro che darà più di un’opportunità a De Ketelaere, la nuova esperienza del belga si annuncia assolutamente “strong”, perché il tecnico di Grugliasco è uno che mette alle strette i suoi calciatori, dà tanto pretende altrettanto, e se non lo segui vai fuori. Può essere un limite, per me è un merito. Il calcio professionistico coccola e iperprotegge fino all’eccesso i suoi interpreti, tanto che l’ora della maturità scocca, per molti, troppo tardi. De Ketelaere, dunque, deve capire che qualcosa di nuovo e di diverso deve venire da dentro se stesso. A Bergamo ha un vantaggio: Gasperini non crede sia diventato un brocco.