Inter via Getty Images
De Boer: 'Juve rinforzata? Non sono sicuro. Vi racconto la mia Inter'
Sul modulo: "È vero, preferisco il 4-3-3, ma possiamo pure fare altro, come il 4-2-3-1. Non c’è nulla di male a cambiare. L’avversario va sempre studiato, bisogna individuare i punti deboli per capire come colpire meglio. Io voglio eccome che la mia squadra sappia cambiare due-tre sistemi anche nella stessa gara, ma per fare come Barcellona e Juve, brave a variare in corsa senza problemi, occorre una crescita generale dei ragazzi, ogni cosa passa dalla disponibilità e dalla qualità dei giocatori. Per quanto mi riguarda, non voglio cambiare la storia dell’Inter, ma passo dopo passo possiamo crescere sotto molti punti di vista. Dobbiamo attaccare e difendere insieme. Poi, se ci sono momenti in cui si è stanchi, si può anche giocare a tratti in contropiede. Però, mai tutti dietro e due attaccanti lasciati là davanti a risolvere le cose..."
Su Icardi: "Mauro ha solo 23 anni e ha segnato tantissimo. Lui sa che non è solo merito suo, ma di tutta l’Inter. Ogni giorno deve arrivare qui per diventare un giocatore migliore, in campo e fuori, curando pure il cibo e ogni altra cosa che possa alzare l’asticella del rendimento personale. Questa è la mentalità giusta. Anche Messi non smette mai di mettersi in discussione. Il giorno in cui pensi di aver raggiunto il top allora sei finito".
Obiettivo: "Entrare in Champions, non ci sono storie. Il resto dobbiamo vederlo, comunque ci proveremo. Con una buona organizzazione e con la giusta mentalità si può ottenere qualsiasi cosa nel calcio. Sarà comunque durissima su tutti i fronti, perché Roma, Napoli, Lazio, Fiorentina e Milan sono ottime squadre e vanno rispettate".