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De Boer chiede tempo: ma quanto?
Kise-90 scrive:
Negli ultimi anni, soprattutto per le milanesi, si è creata un'atmosfera tesa tra la "voglia" dei tifosi di vincere e i problemi economici delle società che non permettono di farlo subito comprando i migliori giocatori. Noi tifosi italiani siamo così, vogliamo tutto e subito, ci piacerebbe subito lottare con il Real per una Champions sacrificando progettualità, management, bel calcio e tattiche, il problema però è che adesso il vento è cambiato, adesso sono le squadre straniere a fare l'Inter, il Milan o la Juve di una volta, noi adesso abbiamo bisogno più che mai di un progetto per arrivare poi in futuro ai loro livelli. Ho fatto questa premessa per introdurre il soggetto dell'articolo: Frank De Boer, un allenatore/manager venuto da un mondo alieno a noi dove la progettualità è la prima regola, la prima regola per raggiungere un obiettivo. Io, e penso molti altri veri interisti, non mi sono scomposto minimamente dopo la sconfitta a Chievo, perchè? E' semplice, De Boer è un grande allenatore ma ha avuto troppo poco tempo per lavorare e progettare l'attuale stagione ... >>>CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE<<<
Risponde Luca Borioni:
Interrompendo il rapporto con Roberto Mancini l'Inter ha fatto una scelta precisa, a costo di andare incontro a una nuova serie di problemi. Frank De Boer rappresenta una nuova idea di calcio, il progetto tecnico che il club vuole seguire e sul quale intende investire. C'è dietro un disegno che punta a ridare all'Inter un ruolo importante nel panorama del calcio italiano. Certo, è un progetto coraggioso, che comporterà battute d'arresto come quella con il Chievo. Ma vede il tecnico e la dirigenza compatti su un comune obiettivo. Non è poco, anzi si tratta di una svolta netta con il recente passato. Giusto ripartire da qui, anche se ci vorrà tempo e - inevitabilmente - sarà sempre il campo a dare il verdetto definitivo. >>>CHE COSA NE PENSI? DISCUTIAMONE QUI<<<