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    Daniela Marilungo, la donna che c'è dietro la caduta di Agnelli

    Daniela Marilungo, la donna che c'è dietro la caduta di Agnelli

    Daniela Marilungo. Un nome da tenere in grande considerazione per il ruolo che ha svolto negli ultimi mesi all'interno del board della Juventus e la cui presa di distanza rispetto alle manovre su plusvalenze e stipendi finiti al vaglio della Consob e della Procura di Torino nell'inchiesta Prisma hanno fatto precipitare gli eventi. Con le dimissioni in blocco dei personaggi di maggiore spicco del Consiglio di Amministrazione, dal presidente Agnelli a Nedved passando per Arrivabene.

    CON LE MANI LEGATE - Manager 52enne originaria di Bologna, ha rivestito negli ultimi 23 anni diversi incarichi istituzionali curando i rapporti tra l'Italia e l'Europa: dalla Commissione Europea di Bruxelles all'Associazione Bancaria Italiana a Bruxelles, passando per il ruolo in ruolo in Bank of America per l'Europa. All'interno del Cda della Juventus, ricopriva la carica di consigliere indipendente e faceva parte pure del Comitato controllo e rischi. Nella sua posizione, come evidenziato nel comunicato diffuso dal club bianconero nella giornata di lunedì, la dottoressa Marilungo denunciava l'impossibilità di votare sulle manovre finanziarie operate dai massimi dirigenti senza avere piena conoscenza di quanto accadesse ("La dott.ssa Marilungo ha motivato le sue dimissioni sostenendo l’impossibilità di esercitare il proprio mandato con la dovuta serenità e indipendenza anche, ma non solo, per il fatto di ritenere di non essere stata messa nella posizione di poter pienamente “agire informata” a fronte di temi di sicura complessità").

    IN CONTATTO CON ELKANN - Una presa di posizione contestata dai massimi vertici della Juventus nello stesso comunicato ma che, secondo quanto ricostruisce Libero, sarebbe figlia delle forti perplessità condivisa da Marilungo anche agli uomini di Exor, azionista di maggioranza della società bianconera, e del suo numero uno John Elkann.

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