Non solo un fuoriclasse, con un curriculum che farebbe rabbrividire tanti suoi colleghi e che recita 32 titoli vinti in carriera, ma anche un ruolo di leader naturale in campo che alla lunga in casa Juventus si augurano che rappresenti il valore aggiunto per tentare la conquista della Champions League. Nelle ultime tre partite, Dani Alves è entrato sempre da protagonista nel tabellino, realizzando il suo primo gol in Serie A nella vittoria contro il Cagliari e favorendo in maniera decisiva le autoreti di Goldaniga e del portiere croato Semper nei blitz di Palermo e Zagabria. Un contributo fondamentale per dare continuità di risultati e certezze ad una Juve ancora alla ricerca della forma migliore e di un assetto di squadra, argomenti messi in discussione dopo l'inaspettata sconfitta contro l'Inter (dove, guarda caso, il brasiliano era assente).
SEMPRE PROTAGONISTA - In uno spogliatoio ricco di leader conclamati come Buffon, Evra e il terzetto Barzagli-Bonucci-Chiellini, Dani Alves è entrato sì in punta di piedi ma con tutta la volontà di rispondere alle aspettative di chi lo vede come il vero punto di forza in campo europeo, più ancora dei super acquisti Pjanic e Higuain. Tre Champions in carriera non si vincono mica per caso ed è anche dall'atteggiamento assunto nelle ultime partite che si nota il piglio del leader: si propone di continuo ai compagni, che lo cercano  spesso e volentieri per far partire l'azione, e lui li ripaga andando ad incaricarsi di quasi tutti i calci piazzati conquistati dalla formazione bianconera. E' anche così che si conquista il rispetto di uno spogliatoio, è anche così che Dani Alves si sta prendendo la Juve.