Dallo Scudetto con la Lazio a quello con l'Inter, l'ex compagno di Inzaghi a CM: 'Non pensavo arrivasse a questi livelli'
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Che effetto ti fa vedere Simone Inzaghi campione d'Italia?
"L'Inter è la squadra più forte che ha giocato il calcio migliore dell'ultimo periodo. E' stato bravo a gestire una rosa di giocatori importanti, e penso che abbia fatto contento anche il fratello nonostante il suo legate con il Milan".
Te eri uno dei giocatori più esperti di quella Lazio, con Simone hai fatto sentire la differenza di anni?
"Non c'era bisogno, perché in allenamento lavorava sempre un po' svogliato ma poi in partita i gol li faceva. A Formello giocavamo spesso a biliardo e posso dire che era molto bravo, anche se pensava di essere migliore di quanto fosse. Diciamo che i due grandi giocatori erano il massaggiatore Viganò e Marco Ballotta, ma quando non c'erano loro io e Simone ci sfidavamo spesso".
Ci racconti un aneddoto insieme a lui ai tempi della Lazio?
"E' sempre stato un attaccante col fiuto del gol e l'ha dimostrato, ma in quelle stagioni aveva davanti mostri sacri come Boksic, Mancini e Salas e quindi giocava meno. Lui diceva di essere più forte di loro, così io spesso lo stuzzicavo sul fatto che non fosse titolare e lui si arrabbiava".
Ti aspettavi che facesse allenatore?
"Anni fa ci siamo incontrati in un torneo di Allievi Nazionali, io sulla panchina della Sampdoria e lui su quella della Lazio: la strada era quella giusta, ma sinceramente non pensavo arrivasse a questi livelli, a vincere uno scudetto e fare una finale di Champions".
Che ricordi hai di quello scudetto vinto insieme nel 2000?
"Bellissimi, come con tutti. Lui ha avuto un ruolo importante entrando spesso a partita in corsa; lui come altri erano titolari aggiunti, altro che panchinari... Segnava in tutti i modi, e dava sempre l'idea che fosse entrato qualcosa avrebbe fatto. Era bravo a far innervosire gli avversari, ogni tanto si buttava anche a terra prendendo qualche rigore".
@francGuerrieri