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    Dalla Svizzera alla Svizzera, Locatelli punta alla Nazionale per prendersi la Juve

    Dalla Svizzera alla Svizzera, Locatelli punta alla Nazionale per prendersi la Juve

    • Francesco Guerrieri
    Dici Svizzera e pensi a Manuel Locatelli. Lui che all'Europeo segnò due gol contro la nazionale che era di Petkovic e che oggi è allenata da Murat Yakin. Nella testa di tutti gli italiani c'è ancora quel lancio lungo - al volo, tanto per gradire - verso Berardi e quella corsa fino ad entrare in area di rigore per il tap-in vincente. Domani ci riproverà. Ancora, di nuovo. Mancini ha detto che non ha i novanta minuti nelle gambe ma 60/70 può giocarli tranquillamente. Ad alto livello, perché conosce le qualità del suo centrocampista.

    L'ESTATE DA SOGNO - Manuel è pronto a prendere le chiavi della Nazionale, per continuare a crescere e responsabilizzarsi dopo l'Europeo vissuto da protagonista. Estate importante quella di Locatelli, che dopo il trionfo azzurro ha fatto il grande salto dal Sassuolo alla Juventus vestendo quella maglia che ha sempre sognato fin da piccolo. E anche i bianconeri hanno affondato il colpo decisivo per un giocatore che stavano inseguendo da anni. Venticinque minuti di Juve per iniziare a capire che vuol dire indossare quella maglia: Allegri l'ha schierato nell'ultimo minuto contro l'Udinese giusto il tempo di fargli fare la passarella per il debutto, inserendolo poi negli ultimi 24' contro l'Empoli.

    LA FIDUCIA - Un inserimento graduale, com'è stato in Nazionale. Mancini l'ha osservato da vicino, l'ha studiato e valutato, fino a convincersi a dargli in mano il centrocampo azzurro in una competizione importante come l'Europeo. Manuel non se l'è fatto dire due volte, alla seconda partita del girone si è trasformato anche in bomber. Dalla Svizzera alla Svizzera, la consacrazione di Locatelli alla Juve passa - anche - dalla Nazionale.

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