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Sassuolomania: che Frattesi! Diverso da Locatelli, con lui il Sassuolo è ancora più offensivo
Un giocatore. No, non uno dei tre marcatori: un Raspadori o un Djuricic o un Traorè. E nemmeno Ciccio Caputo per lo splendido assist al fantasista serbo. No! Io affermo che Davide Frattesi è stato semplicemente magnifico al suo debutto da titolare. Il migliore dei neroverdi. Badate che Frattesi con quel suo strano modo di giocare a calcio sta cambiando i connotati del centrocampo del Sassuolo. E a chi pensa che sia partito titolare perché mancavano Obiang, Bourabia e soprattutto il neoacquisto Matheus Henrique, a costoro vorrei rispondere con un bel: “può darsi!”. Perché in realtà non ne sono così sicuro. Anzi. Ho visto in questo giocatore resistenza, strappo palla al piede, recuperi, filtro, personalità, tunnel, voglia di arrivare al tiro, voglia di inserimenti senza palla e altro ancora. Il tutto condito poi dall’umiltà commovente ed esemplare del bravo asino sgobbone. Un debutto che mi ha davvero sorpreso, benché avessi io stesso battezzato qualche tempo fa quest’anno come l’anno di Frattesi. È stato lui che ha fatto ammonire Veloso la prima volta. Con una di quelle sue percussioni centrali che sono una delle novità del calcio verticale di Dionisi. Davide quando vede un buco punta, va, guadagna metri dritto verso la porta, fa squarci nelle mediane altrui. E questa cosa tutti gli altri centrocampisti del Sassuolo non ce l’hanno. Vedremo Matheus Henrique, che ancora non lo conosciamo bene, ma al momento Frattesi è un titolare assolutamente credibile proprio perché atipico. Innovativo a suo modo (pensate a quanto è diversa concettualmente una coppia Lopez-Frattesi da una Lopez-Locatelli). Con lui quando si attacca arrivi spesso con un elemento in più, e a sorpresa per vie centrali, oltre ai quattro dichiaratamente offensivi che il Sassuolo schiera là davanti. Perché Frattesi non si inserisce per fare un piacere al mister, si inserisce per natura.