Dal bum-bum-bum di Piatek al violino di Gilardino: le esultanze tormentone
PUM PUM PUM - A Milano è Piatek mania. Quell'esultanza, quelle mani a mo' di pistola, quel gesto che fa tornare bambini, come quando si volevano imitare i cowboys, non fa male a nessuno, se non alle difese avversarie: Napoli ko, Roma anestetizzata, tifosi rossoneri in visibilio. E, partendo dal gesto del polacco, già di moda nella Genova rossoblù, la Classifica di CM di oggi è dedicata alle 10 esultanze tormentone viste in Serie A.
GLI ESCLUSI - Premessa: vengono prese in considerazione le esultanze degli ultimi 20 anni (niente Ravanelli quindi) e solo quelle singole, non di gruppo. Altrimenti il trenino del Bari e la macarena del Piacenza sarebbero di diritto ai primi due posti. Niente coreografie, niente di così costruito, solo istinto e fantasia: come l'arco di Calaiò, il picchio di Matri, il fucile di van der Meyde. E nessuna di queste è nelle prime 10. Ah, poi c'è la statua di Bresciano. La più semplice, la più pulita, la più fine, la più pura. Un non esultare che è più esultanza che mai. E sì, questa c'è. Eccome se c'è...
@AngeTaglieri88
10. Cristiano Doni: a testa alta.


9. Giampaolo Pazzini che indica gli occhi: a Levante c'era il kit per il pubblico.

8. Andrea Belotti: la cresta che ha fatto impazzire i bambini. E anche Ventura, che esultava con lui.

7. Leonardo Bonucci: sciacquati la bocca.

6. Luca Toni: la mano all'orecchio con la quale ha conquistato il mondo.

5. Krzysztof Piatek: le pistole del bomber.

4. Alberto Gilardino: il violino. Da Parma a Palermo, passando per il mondo.
3. Gabriel Omar Batistuta: la mitraglia.


2. Vincenzo Montella: l'aeroplanino. Anzi, l'Aeroplanino: per gli inglesi la più bella di sempre.

1. Mark Bresciano: la statua.