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  • Dal brindisi per Cannavaro al depistaggio di Moggi: l'hotel sede storica del mercato

    Dal brindisi per Cannavaro al depistaggio di Moggi: l'hotel sede storica del mercato

    • Francesco Guerrieri
    Porte che sbattono, qualche urla qua e là, strette di mano e una marea di gente per i corridoi. Gli ultimi giorni di calciomercato sono un po’ così, ogni anno. E – probabilmente – lo saranno anche stavolta all’hotel Sheraton Milano, zona San Siro. Il terzo della catena, dopo lo Sheraton Malpensa e lo storico Diana Majestic. Completamente trasformato come una squadra che cambia tre-quarti della rosa allenatore compreso. Ristrutturato e all’avanguardia, è pronto a ospitare dirigenti e procuratori, calciatori e giornalisti. E’ lì che da oggi – inaugurazione ore 11.30 – inizierà il countdown verso la chiusura della sessione estiva del mercato, prevista per lunedì 2 settembre alle 22 (nuovo orario). 

    VIERI, INZAGHI E CANNAVARO - Innovazione ma anche tradizione. L’hotel è una location storica per il mercato. Per credere bisogna tornare indietro nel tempo: è tra quelle mura che alla fine degli anni ’90 ci sono state le strette di mano per i trasferimenti di Bobo Vieri dalla Juventus all’Atletico Madrid e di Pippo Inzaghi in bianconero dall’Atalanta. E’ in una di quelle stanze che nel 1995 un giovane Fabio Cannavaro firmò un contratto di cinque anni con il Parma alle tre di notte, con tanto di brindisi finale.

    IL DEPISTAGGIO DI MOGGI - Per anni lo Sheraton è stata la seconda casa di Luciano Moggi, uno che ne sa una più del diavolo. Chi lo conosce bene ha giurato che una delle sue più grandi bugie ha quella struttura come (finta) location: “Siete tutti miei ospiti a cena – aveva detto ad alcuni giornalisti – vi aspetto stasera alle 20 all’hotel. Fate girare la voce e non mancate”. Tutti presenti, tranne lui. Che nel frattempo era volato a Madrid per chiudere il trasferimento di Alemao al Napoli. Depistaggio perfetto. O quasi. Perché quando a notte fonda si presentò allo Sheraton con il sorriso di chi ce l’aveva fatta, trovò tutte le prime pagine dei giornali con titoli a caratteri cubitali “Alemao al Napoli”. Lui era stato furbo, ma i giornalisti riuscirono a capire l’inganno in tempo.

    ULTIMI GIORNI - Storie di vita e di mercato, di porte che sbattono e di corridoi affollati. Curiosità, retroscena e aneddoti: ah se quelle mura potessero parlare... L'Hotel Sheraton di Milano riapre le porte al calciomercato, parte il countdown degli ultimi giorni.

    @francGuerrieri

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