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Dagli attacchi a società e stampa, fino al proiettile in sede: i 10 'screzi' fra Conte e il mondo Inter
I 10 MOMENTI NO - Fin dallo scorso luglio Conte non ha esitato a lamentarsi con dichiarazioni ufficiali e conferenze sulla gestione della squadra. Da allora, sempre o quasi in seguito a sconfitte o a episodi spiacevoli trapelati a mezzo stampa, l'ex Chelsea e Juventus ha avuto numerose escalation che lo hanno di volta in volta convinto a puntare il dito contro giornalisti, tifosi, società, mercato e perfino i propri calciatori che oggi difende a spada tratta. Abbiamo scelto i 10 più eclatanti che ripercorrono un arco temporale lungo oltre 12 mesi.
- 19 luglio 2019, conferenza stampa pre Inter-Manchester United direttamente in tournée in Cina l'attacco al mercato: "Siamo indietro sulla tabella di marcia. Ambizioni? Ci sono, ma contano i fatti e non le parole...".
- 20 settembre 2019, primo attacco alla stampa dopo la notizia della lite Lukaku-Brozovic e prima del derby col Milan: "Sinceramente penso che in generale l’Inter sia sempre molto chiacchierata sui giornali e tv, ma non può essere una scusa. Le altre società sono più brave a proteggere".
- 25 settembre 2019 secondo attacco alla stampa: "Razzismo? Ci sono degli articoli in cui si parla della futura partita tra Inter-Juventus e scrivono che sarò coperto di insulti. Se fossi in un direttore di giornale prenderei a calci in culo chi li ha scritti''.
- 5 novembre 2019 post sconfitta in Champions col Dortmund attacco a dirigenti e giocatori: "Magari venisse anche qualche dirigente a dire qualcosa. Mi sono fidato sul alcune cose, ma non avrei dovuto fidarmi. A chi chiedo esperienza a Sensi e Barella?".
- 16 novembre 2019: una busta contenente un proiettile per Conte viene recapitata alla sede dell'Inter. L'allenatore viene messo sotto scorta e successivamente annulla le conferenze stampa.
- 6 dicembre 2019, post Inter-Roma, arriva la prima "ramanzina" ai tifosi e il primo richiamo alla "protezione del gruppo" che manca da parte dell'ambiente.
- 10, 14 e 25 gennaio 2020 un nuovo e continuo attacco alla dirigenza per i mancati investimenti sul mercato: "Ci sono tantissimi problemi da risolvere. A parte l’Inter le altre hanno tutte aggiunto e non sostituito. L'input è chiaro: soldi da spendere non ce ne sono. i messaggi che mandate non sono chiari: sembra che abbiamo preso metà Real Madrid. Mi auguro di avere pazienza e tempo per lavorare per il bene dell’Inter”.
- 5 luglio 2020 post-ko col Bologna primi segnali d'addio: “E giusto che tutti siano in discussione, me compreso, altrimenti è giusto prendere anche altre decisioni”.
- 10 luglio 2020 dopo il pareggio con il Verona torna il concetto di rispetto per la rosa, non difesa dalla stampa: "La rosa è mia perché la alleno io (non perché l'ho scelta ndr.). Ci vuole più rispetto".
- 20 luglio 2020, l'attacco a Marotta e Antonello per i calendari: "Se deve volare uno schiaffo lo prende sempre l'Inter. Quando hanno fatto i calendari i dirigenti erano distratti".