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Inter, dopo Spalletti tocca a Conte? Per il bilancio è un disastro da 51 milioni
SPALLETTI, CONTE E... - Sì perché già nel corso dell'attuale stagione l'Inter scelse di esonerare Luciano Spalletti a inizio anno e con ancora due anni di contratto a disposizione per poter tesserare Antonio Conte. A solo un anno di distanza il tecnico toscano sarà ancora a bilancio con il suo contratto per un'altra annata a cui dovrà essere aggiunto l'ingaggio dell'allenatore salentino il cui accordo scadrà a sua volta fra due anni. A questi dovrà essere infine aggiunto lo stipendio di colui che ne prenderà il posto e, se costui fosse Massimiliano Allegri, l'ingaggio sarebbe comunque di primissimo piano.
DISASTRO DA 54 MILIONI - Un autentico salasso che, escludendo i costi di staff e collaboratori e partendo da quest'anno, ha già visti sprecati ben 9 milioni di euro lordi e porterà lo spreco economico fino a quota 51 milioni. Sì perché oltre ai primi 9 garantiti quest'anno a Spalletti dovranno esserne riconosciuti altri 9 (4,5 milioni netti annui era il suo ingaggio). A questi 18 vanno aggiunti quelli che, salvo accordi o buonuscite, Conte dovrà percepire dai nerazzurri. 11 milioni netti all'anno che, in virtù della tassazione agevolata grazie alla clausola "rientro-cervelli", al lordo diventano 16,5 milioni e che per due anni fanno ben 33 milioni. Per un totale di circa 51 milioni di euro. In Cina, in casa Zhang, lo sanno bene, e faticano a credere che questo sfogo possa costare così tanto alle casse nerazzurre.