Se invece di partire per l’aereoporto, per andare ad accogliere Dimitar Berbatov a Firenze, il direttore tecnico della Fiorentina Eduardo Macia, avesse fatto una telefonata all’uomo che lo ha portato nel club viola poco meno di un anno fa, alias Pantaleo Corvino, avrebbe scoperto che l’attaccante bulgaro che si appresta a firmare per il Fulham non è un giocatore di parola e che già 12 anni fa, quando ancora non era un atleta affermato, aveva beffato l’ex d.s. del Lecce, durante una trattativa per il suo passaggio dal CSKA Sofia alla squadra salentina. ‘E’il mercato bellezza’ si potrebbe dire parafrasando una delle frasi cinematografiche più conosciute. Berbatov è solo l’ultimo dei colpi clamorosi mancati dalla Fiorentina guidata dalla famiglia Della Valle, nel loro decennio da proprietari del club viola. Un fil rouge che ha Manchester come epicentro, perché ad esempio nel gennaio 2006 sempre Pantaleo Corvino ha l’accordo con lo Spartak Mosca per il passaggio di Nemanja Vidic alla Fiorentina, ed invece quest’ultimo preferisce Sir Alex Ferguson.
Berbatov ieri era partito per raggiungere Firenze e si è fermato a Monaco di Baviera, non battendo il record di Antonio Cassano che i tifosi sono sicuri di aver avvistato quel 30 gennaio in cui Fiorentina e Samp trovarono l’accordo per il trasferimento di Fantantonio all’ombra del Duomo del Brunelleschi, ed invece, leggenda narra, non superò le visite mediche, salvo poi, per la versione ufficiale, aver deciso di non tradire la Doria. Ogni estate si porta con sé il suo tormentone: due anni fa fu Ebouè a catalizzare l’attenzione dei media gigliati per oltre due mesi, prima che Pantaleo Corvino virasse su Lorenzo De Silvestri, mentre l’anno successivo per Emiliano Insua il d.s. del Liverpool giunse addirittura nel ritiro viola di San Piero a Sieve, salvo poi mangiare un tortello e ripartire, perché l’argentino non volle sentir parlare di Fiorentina.
E se a Firenze si esulta per la beffa data dallo stesso Berbatov alla Juventus, con quest’ultimi accusati di scorrettezza sul mercato per aver trattato un giocatore per cui la Fiorentina aveva tutti i documenti pronti in mano, evidentemente si fa difetto fra i tifosi viola dell’affare Zdravko Kuzmanovic, per cui il Palermo nell’estate del 2007 aveva già fissato le visite mediche, salvo poi vederselo ‘scippare’ da Corvino con un blitz da ‘gangster’ del mercato che in confronto Marotta ieri è stato un dilettante. E se Aquilani ed El Hamdaoui, trattative sfumate rispettivamente nell’estate 2011 e nel gennaio 2012, poi alla fine sono arrivati a Firenze, chi è stato ‘stoppato’ in autostrada, un po’come l’attaccante bulgaro ieri, fu nel 2008 Antonio Nocerino, giunto a Piacenza con la sua macchina, ed interrotto nel suo viaggio da una chiamata del procuratore Alessandro Moggi che gli disse di tornare indietro: una mancanza di campo al cellulare, ed oggi il numero 7 rossonero sarebbe un idolo della curva ‘Fiesole’ come Beppe Iachini anni fa.
Ultimo, ma solo per importanza relativa del giocatore, fra i casi di beffe viola sul mercato, è Paulo Vitor Barreto che il 31 gennaio 2011 è un tesserato della Fiorentina ma che in realtà non giocherà mai al ‘Franchi’ con la maglia gigliata, perché il presidente Andrea Della Valle non si fiderà delle condizioni fisiche dell’attaccante brasiliano, che in effetti è quasi un anno che non scende in campo ed addirittura nel mese di agosto 2012 viene iscritto, insieme ad altri suoi ex compagni del Bari, nel registro degli indagati dalla Procura di Bari per frode sportiva in riguardo ad alcune partite del club biancorosso truccate in passato. Per la Fiorentina una beffa evitata al fotofinish.