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    Da Salah a Salah: Schick, è arrivato il momento di prendersi la Roma

    Da Salah a Salah: Schick, è arrivato il momento di prendersi la Roma

    • Andrea Sereni
    Mesi difficili, un'ingombrante eredità a schiacciarlo, quasi quanto il peso dei milioni che la Roma aveva sborsato per lui. Non è stato facile per Patrik Schick inserirsi negli ingranaggi di una squadra impostata senza di lui, nelle pieghe di una città totalizzante come la capitale. Lui, l’acquisto più costoso della storia giallorossa, frustrato e impotente di fronte alle difficoltà che partita dopo partita si accumulavano sulla sua schiena, sempre più annichilenti. Problemi fisici, occasioni fallite (come quella a Torino contro la Juventus): mugugni, dubbi della piazza sempre più consistenti, un riflesso verso Liverpool impietoso, con il grande ex Salah protagonista di una stagione da urlo. Poi, finalmente, la scintilla: un gol, quello arrivato contro la Spal, vissuto come una liberazione da un giogo che lo stava schiacciando

    PROTAGONISTA - Il primo sigillo con i ferraresi, subito replicato sabato scorso contro il Chievo. Nel mezzo 45 minuti di qualità ad Anfield Road, inserito da Di Francesco a fine primo tempo per provare a spezzare lo stritolante dominio dei Reds. Prestazioni convincenti, un’intesa con Dzeko ancora da rifinire, ma finalmente funzionale: i due, che in campo parlano letteralmente la stessa lingua (il ceco, per via di un’esperienza passata di Edin), sono sempre più affiatati, si cercano trovandosi, dialogano, si muovono bene negli spazi. Di Francesco ha già deciso: domani sera, nella partita che vale la finale di Champions League, Schick sarà titolare, fianco a fianco con il bosniaco. Una carta per sparigliare, un jolly spuntato dal mazzo al momento giusto. 

    DIMENTICARE SALAH - All’Olimpico il ceco giocherà per l’orgoglio di una città, per riscrivere la storia di una squadra già beffata da un destino di rosso vestito. Un’impresa che avrebbe una doppia valenza: vincere per offuscare un’ombra che da mesi lo opprime, quel Mohamed Salah ancora rimpianto nelle strade della capitale. Monchi è stato costretto a venderlo la scorsa estate, le imposizioni dell’UEFA non lasciavano altra scelta. Una cessione dolorosa, peraltro ad una cifra, circa 50 milioni di euro bonus compresi, rivelatasi poi fin troppo contenuta. Milioni che sono stati poi investiti dal ds spagnolo proprio su Schick, il cui riscatto è stato fissato con la Sampdoria in 38 milioni. Un macigno sulle spalle del classe '96: lui faticava tra campo e panchina, Salah illuminava Liverpool con giocate ammalianti, sospingendolo in semifinale di Champions a forza di gol e assist. Un confronto ingiusto per età, prospettive e caratteristiche dei due, eppur fatto anche dal più mite dei tifosi. Domani sera l’ex Sampdoria scenderà in campo per cancellare il ricordo dell’egiziano, per oscurarlo guidando la Roma verso quella che sarebbe un’impresa storica. Innegabilmente difficile, ma proprio per questo ancor più affascinante. Uno stadio intero a cantare, un popolo a spingere una squadra: come con il Barcellona, ma con un guerriero dalle movenze di un ballerino in più.

    @andreasereni90

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