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Da Pjanic e Benatia a Pjaca e Dani Alves: la nuova Juve non c'è
Pjanic in primis: fatica a imporre la sua indiscutibile qualità, ha un rendimento altalenante, non ha ancora trovato un ruolo stabile nello schieramento (ancor meno continuo) di Allegri. Ma anche Dani Alves: il suo stile anarchico e originale non ha ancora convinto, si concede pause in fase difensiva che mal si adattano al campionato italiano, non sembra ancora pienamente integrato nel gioco. E poi c’è Pjaca che nella prima fase non è stato coinvolto con troppa generosità da Allegri – sempre attento a dosare l’utilizzo dei giovani – mentre adesso, quando sarebbe stata utile la sua versatilità, è fuori per infortunio. Ma il cambiamento fatica a imporsi anche in difesa, con un Benatia (altro infortunio superato) utilizzato fin qui saltuariamente dal tecnico (e il discorso vale anche per Rugani).
La Juve dei nuovi non decolla, un rigore di Higuain non basta a risolvere una serata di Champions e a soddisfare le aspettative dei tifosi. E se Allegri puntasse con decisione proprio su Higuain? Ovvero se il gioco della Juve fosse finalizzato principalmente per la potenza di fuoco dell’argentino? Perché così non è stato finora, con Mandzukic alternativo al compagno, con Dybala alla ricerca di un ruolo efficace come l’anno scorso, senza Higuain. Se il sistema di gioco prevedesse un solo bomber sui cui riversare tutto il gioco, forse la Juve troverebbe una via al bel gioco, di pari passo con i risultati. E forse Pjanic scoprirebbe una collocazione tattica gradita e finalmente definitiva, così come gli altri nuovi, da Alves a Pjaca. Altrimenti non resta che attendere, in fondo potrebbe anche essere una semplice questione di tempo…