Juve, Buffon avvisa i compagni: 'In Italia si scansano, in Europa no!'
Parla, Gianluigi Buffon. E le parole che escono dalla bocca del capitano della Juventus non sono mai banali. Un anno fa ci fu la sfuriata post Sassuolo (era il 28 ottobre), dopo la quale la squadra bianconera invertì la rotta e volò in campionato, in Coppa Italia e anche in Champions League, fino a quando non trovò il Bayern Monaco. Ecco, ora proprio l'Europa rappresenta un problema.
Queste le parole del numero 1 juventino dopo la vittoria con il Napoli negli spogliatoi dello Stadium riportare da la Gazzetta dello Sport: "Ragazzi, così non si va da nessuna parte. In Italia vinciamo perché gli altri si scansano, ma in Europa non succede e non succederà. In Italia le uniche due squadre che non si sono scansate ci hanno battuto (riferimento alle sconfitte con Inter e Milan, ndr). Serve più personalità, più grinta, più voglia di aiutarsi, altrimenti ci complicheremo la vita in campionato e soffriremo in Champions". Messaggio chiaro quello di Gigi Buffon.
LA SMENTITA DELLA JUVE - La Juventus, con una nota ufficiale, ha smentito il tutto: "Dopo verifiche interne si comunica che quanto scrive oggi la Gazzetta dello Sport nell'articolo dal titolo" E Buffon alza di nuovo la voce..." è falso e ha l'unico obiettivo di alimentare un pregiudizio denigratorio nei confronti della Juventus, dei suoi tesserati e dei suoi tifosi".
Nota della Società. https://t.co/vrp4tgIfo2 pic.twitter.com/K26z8wC6kG
— JuventusFC (@juventusfc) 4 novembre 2016
LA CONTROREPLICA DELLA GAZZETTA - La Gazzetta dello Sport conferma in toto la veridicità dell'articolo pubblicato oggi a proposito del discorso pronunciato da Buffon nello spogliatoio della Juve (smentito dalla società bianconera con una nota ufficiale). In quanto al verbo "scansarsi" che ha generato molte reazioni, era usato esclusivamente per fare riferimento alla scarsa convinzione di vittoria da parte di altre squadre quando queste affrontano la Juve, a causa di una superiorità dei bianconeri che spesso viene inconsciamente riconosciuta dagli avversari. La Gazzetta dello Sport respinge poi al mittente l'accusa "di alimentare un pregiudizio denigratorio nei confronti della Juventus, dei suoi tesserati e dei suoi tifosi".