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Da Pioli a Fonseca, la difesa rimane il problema del Milan: i continui cambi non aiutano
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Paulo Fonseca e i suoi giocatori all’unisono: “Contro lo Slovan Bratislava erano importanti solo i 3 punti”. Un concetto che può essere condiviso ma solo in parte, perché l'ultima partita di Champions League ha confermato che i problemi difensivi del Milan restano evidenti e che la differenza gol - nuovamente in positivo grazie al triplice tris contro Bruges, Real Madrid e in Slovacchia - offre pure il suo lato più oscuro e può fare la differenza per la qualificazione diretta agli ottavi di Champions League. E il Diavolo di reti ne ha subite ben 8 in 5 partite. Troppe.
FRAGILITÀ - Da Pioli a Fonseca, esiste un minimo comune denominatore: la fragilità difensiva. Dalla marcatura uomo su uomo a campo aperto a una linea bloccata. Il tecnico portoghese si era espresso così al termine della gara di Bratislava: “Sono cose difficili da spiegare. Sul calcio d’angolo abbiamo tre giocatori indietro, è difficile spiegare perché sono questioni non tattiche, ma è una questione di lettura, di marcature preventive. Se attacchiamo, i difensori devono salire e prepararsi per la marcatura preventiva. Siamo stati troppo lontani”. Fonseca non ne fa una questione tattica ma individuale, salvo poi rimarcare che alcuni miglioramenti tattici sono stati fatti rispetto alla scorsa stagione. La sensazione è che anche l’ex allenatore del Lille abbia delle responsabilità evidenti proponendo una condotta di gara rispetto a una fase, quella difensiva, che rischia di penalizzare oltremodo il Diavolo: era successo a Cagliari con una vittoria sfumata nonostante i rossoneri fossero passati in vantaggio per ben due volte é rischiava di ripetersi nella sfida di ieri.
POCHE CERTEZZE - Come fa una squadra che ha già subito 22 gol in questa prima parte di stagione a rimanere competitiva sia in campionato che in Champions League? Lavorando di più e meglio, sicuramente. Inoltre, Fonseca è tornato indietro sui suoi passi: fino all’inizio di ottobre rimarcava la necessità di trovare una coppia difensiva titolare salvo poi cambiare spesso, o sempre, gli interpreti. Il risultato è quello di non aver dato certezza a una squadra che ne avrebbe bisogno eccome. Dopo quatto mesi di lavoro la situazione poteva e doveva essere diversa e la dirigenza è delusa. Il tecnico portoghese dovrebbe puntare con più forza sulla coppia Thiaw-Gabbia, stando alle ultime indiscrezioni. Al di là dei nomi, una coppia titolare sarebbe necessaria per le ultime quattro partite prima della fine dell’anno, in campionato, che saranno fondamentali non solo per la classifica del Milan anche anche per il futuro del suo allenatore Fonseca.
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