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    Da Esposito a Millico, i talenti italiani su cui scommettere per la prossima Serie A

    Da Esposito a Millico, i talenti italiani su cui scommettere per la prossima Serie A

    • Francesco Guerrieri
    Tra le sorprese della scorsa stagione c'è stato quel Nicolò Zaniolo lanciato a sorpresa da Eusebio Di Francesco titolare al Bernabeu e mai più tolto col gicatore che ha festeggiato anche il debutto in Nazionale. In un anno Nicolò è entrato nel mirino di Juventus e Tottenham per poi rinnovare con la Roma fino al 2024. Un gioiellino da tenersi stretto, presente e futuro del calcio italiano. Lui ma non solo, andiamo a vedere chi sono i baby italiani in rampa di lancio in questa stagione.

    Sebastiano Esposito (Inter, classe 2002) - E' l'uomo copertina del precampionato dell'Inter, cinque partite su sei da titolare e gli applausi del nuovo allenatore Antonio Conte che ora sta pensando di farlo giocare contro il Lecce alla prima di campionato. Cresciuto a pane e pallone, da piccolo giocava con i fratelli Salvatore (oggi al Chievo) e il piccolo Francesco Pio (anche lui in nerazzurro). Gol e risate per le strade di Castellamare, finché un giorno uno scout se ne innamorò e li portò tutti e tre a Brescia. L'anno scorso Sebastiano è entrato nella storia dell'Inter dopo la partita con l'Eintrach Francoforte come debuttante più giovane nelle competizioni europee (16 anni, 8 mesi e 12 giorni). Un momento da brividi che ha fatto commuovere papà Agostino, ex giocatore delle giovanili del Napoli. Fazzoletti pronti, quest'anno Sebastiano può far piangere tutta la famiglia.

    Riccardo Sottil (Fiorentina, classe 1999) - Figlio dell'ex difensore e oggi allenatore, lui i gol preferisce farli che evitarli. Per credere chiedere all'ex allenatore viola Fatih Terim, al quale Sottil ha segnato nell'amichevole contro il Galatasaray (secondo gol nel precampionato dopo quello al Chivas). Oggi sulla panchina della Fiorentina c'è Montella che stravede per il ragazzo: "Ha qualità importanti e si sta impegnando, rimarrà con noi". Bye bye Pescara, che dopo averlo avuto nella seconda parte della stagione scorsa (12 presenze e un gol in Serie B) voleva riprenderlo in prestito. Non se ne parla, Sottil rimane in viola. Esterno d'attacco, preferibilmente sinistro: vietato paragoni con Chiesa, caratteristiche diverse. Anzi, possono anche giocare insieme: uno di qua e l'altro di là. Due baby sulle fasce, la Fiorentina apre le ali verso il futuro. 

    Vincenzo Millico (Torino, classe 2000) - Estate indimenticabile per l'attaccante granata, che qualche giorno fa ha segnato il suo primo gol tra i professionisti in Europa League. Sono stati 26 l'anno scorso in Primavera, nonostante un infortunio che l'ha messo ko un paio di mesi con tanto di messaggio di incoraggiamento da parte di Ricky Kakà. Storia particolare quella di Millico, cresciuto nella Juve e passato al Toro proprio nella stessa estate in cui Moise Kean ha fatto il percorso inverso. Da piccolo si divertiva a colpire la traversa tirando di rabona da centrocampo, oggi vuole farsi spazio tra Belotti e Zaza. Per Mazzarri è lui la prima alternativa.

    Gianluca Gaetano (Napoli, classe 2000) - Per capire chi è Gianluca Gaetano andate a cercare su Youtube il suo gol contro il Feyenoord nella Youth League 2017-18. Da calcio d'angolo. Alla Maradona. Calma, certi paragoni dalle parti di Napoli sono "pericolosi". Lui è cresciuto con il poster di Insigne in camera, sognando un giorno di poter giocare nel Napoli. Eccoci, ci siamo. L'anno scorso poteva andare al Bari ma Ancelotti l'ha voluto tenere in rosa, per poterlo seguire e studiarselo bene. E alla fine l'ha fatto anche debuttare prima in Coppa Italia e poi in campionato. Nel precampionato ha saltato una sola amichevole conquistandosi la fiducia dell'allenatore e del presidente De Laurentiis.

    Mattia Viviani (Brescia, classe 2000) - Perché a Brescia non c'è solo Tonali. Stessa età, stesso ruolo. Può giocare al suo posto o vicino a lui come mezz'ala. Storie di ruoli che si intrecciano, perché nelle giovanili Viviani era il regista e Tonali giocava da interno di centrocampo. Si cresce, si cambia. E ci si ritrova insieme. Sempre con quella maglia tatuata sulla pelle. Sei presenze l'anno scorso in Serie B più altre due in Coppa Italia, ma quest'anno potrebbe trovare più spazio e debuttare in A. Il Brescia non vuole farsi trovare scoperto quando dovrà dare l'addio a Tonali, con Mattia Viviani il futuro è assicurato.

    @francGuerrieri

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