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    Da Capozucca a Capozucca, cambia  il giudizio sul 'radiato' Pablo Cosentino

    Da Capozucca a Capozucca, cambia il giudizio sul 'radiato' Pablo Cosentino

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    Il radiato Pablo Cosentino ci ha portato via Mati Fernandez”. Tuonava così Stefano Capozucca, a fine agosto del 2016, commentando un intreccio di mercato che aveva favorito il Milan ai danni del Cagliari. Succedeva cinque anni fa, quando sul mercato rossonero valeva ancora la regola dei giorni del condor, cioè quelli in cui Adriano Galliani raccattava saldi e svincolati con l'aiuto di agenti amici e poi faceva il giro delle interviste per fare vedere quanto era bravo. Ma in quella circostanza Capozucca, che del Cagliari era direttore sportivo, la prese per niente bene. Non soltanto perché si era visto portare via il centrocampista cileno-argentino proveniente dalla Fiorentina, ma soprattutto perché il colpo di mano era stato pilotato dall'ex agente di calciatori che da amministratore delegato del Catania incappò nella storiaccia delle partite truccate del 2015.

    Una vicenda che gli costò 4 anni di inibizione e la conseguente impossibilità di operare come agente.

    Invero, quello da cui esterna Capozucca non è esattamente il pulpito più adatto. Ma non è questo il punto. Il punto è che, a cinque anni di distanza e dopo aver visto il Capozucca medesimo fare ritorno a Cagliari, reduce da poco memorabili tappe a Frosinone e Genova sponda rossoblu, si materializza la scena che non ti aspetti. C'è da cedere Giovanni Simeone e a chi viene affidato il mandato? Toh, a Pablo Cosentino, “l'agente radiato” di 5 anni fa. Solo che stavolta Capozucca, ds come allora, non ci trova nulla da ridire. Possiamo ben comprendere. Simeone va ceduto in ogni modo e forse questo è l'unico treno del gol da prendere al volo.

    @Pippoevai 

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