Da Baggio, Maradona e Cantona a Best: la top 10 delle canzoni sui calciatori
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SANTA MARADONA – MANO NEGRA
Nel 1994 i Mano Negra, la band di Manu Chao, inserisce nell’album Casa Babylon questo coro da stadio musicale in versione Patchanka dedicato al più grande di sempre: Maradona. “Santa Maradona prega per me”, recita il testo della band francese. Santa Maradona canta il “cattivo ragazzo sregolato”, che sarebbe stato squalificato per doping a USA '94 qualche settimana dopo l'uscita dell'album, oltre al Pibe de Oro che in campo con il pallone faceva magie. La canzone ha ispirato anche il primo film del regista Marco Ponti, Santa Maradona appunto.
No. 1 PARTY ANTHEM – ARCTIC MONKEYS
A proposito di campioni tutto genio e sregolatezza, gli Arctic Monkeys nel loro album più riuscito (AM del 2013) rendono tributo a Eric Cantona. Lo fanno nella prima strofa dell’ironica ballata No. 1 Party Anthem. “Leather jacket, collar popped like Cantona” canta il frontman Alex Turner, paragonando il colletto del bad boy protagonista della canzone a quello del grande numero 7 del Manchester United e della nazionale francese. In realtà è tema discusso se nella versione originale si dica “antenna” o Cantona. Nel dubbio teniamoci stretto il ricordo delle gesta del grande King Eric.
UNA VITA DA MEDIANO – LIGABUE
Luciano Ligabue non nasconde la sua fede nerazzurra nei testi delle sue canzoni. Basti pensare a quando si chiedeva “chi prende l’Inter” nella sua Hai un momento Dio? Il tributo migliore, però, il Liga lo ha regalato a Lele Oriali in Una Vita da Mediano, metafora di chi nella vita tra duro lavoro e sacrifici riesce a ottenere successi da sogno. “Una vita da mediano, lavorando come Oriali, anni di fatiche, botte e vinci casomai i mondiali”.
GAETANO E GIACINTO – STADIO
Due tra i più grandi capitani delle rivali d’eccellenza in serie A, Juventus e Inter, sono raccontati poeticamente dagli Stadio (la band perfettamente a metà tra calcio e musica) in Gaetano e Giacinto del 2011. Il testo, scritto, da Andrea Mingardi celebra le origini umili (“Gaetano e Giacinto sono due tipi che parlano piano”) di due grandi campioni come Scirea e Facchetti.
GOD’S FOOTBALLER - BILLY BRAGG
Il cantautore folk britannico Billy Bragg, nell’album Don’t Try This at Home del 1991, dedica questa splendida canzone acustica a Peter Knowles, attaccante del Wolverhampton dal 1962 al 1970. Knowles è definito “calciatore di Dio” perché sul finire della carriera ha deciso di diventare Testimone di Geova e di dedicare la sua vita alla religione, lasciando i Wolves dopo poche partite (e già 3 gol all’attivo) della stagione 69-70. Rimarrà poi legato al club fino al 1982, senza tuttavia giocare neanche una partita.
MARMELLATA #25 – CESARE CREMONINI
Quante volte vi sarà capitato di canticchiare malinconicamente il ritornello della Marmellata di Cremonini, pensando che i weekend di un tempo erano molto più suggestivi. Certo, il motivo non sarà soltanto la lontananza del Divin Codino dai campi di calcio ma effettivamente, se ci si pensa bene, “da quando Baggio non gioca più non è più domenica”. Quest’anno potremmo sentire questo brano eseguito live a San Siro, proprio su quel campo che ha visto prodezze d’altri tempi e pianeti uscire dai piedi e dalla fantasia del magico numero 10 di Caldogno.
ENGLISH BREAKFAST – SKEPTA
Anche nell’hip hop ci si lascia spesso ispirare dal calcio. Si è già parlato dei tanti rapper italiani che negli album e sul palco hanno “indossato le scarpette con i tacchetti”. La Gran Bretagna non è da meno e sfodera uno dei migliori in circolazione, il londinese Skepta, che nel 2010 ha scritto English Breakfast, il cui testo recita “my man are united like Giggs, I will never leave my young gunners like Thierry”. Una metafora per la sua fedeltà, simile a quella di Giggs per lo United e lontana da quella di Henry che nel 2007 ha abbandonato l’Arsenal per il Barcellona.
FROSINONE – CALCUTTA
“Leggo il giornale c’è Papa Francesco e il Frosinone in serie A”, canta il cantautore laziale Calcutta in Frosinone (inserita nell’album Mainstream del 2016). Nel brano, uno dei nomi più interessanti della scena indie-rock attuale racconta l’assurdità delle notizie che legge sul quotidiano in una giornata strana e buia del 2015, tra cui la storica promozione nella massima serie della squadra allora allenata da Stellone.
LA COSCIENZA DI ZEMAN – ANTONELLO VENDITTI
Antonello Venditti al calcio e alla sua Roma ha dedicato tante canzoni, alcune (Grazie Roma e Roma Roma) sono diventate inni per i tifosi giallorossi. Nel 1999, il cantautore ha dedicato un pezzo a uno degli allenatori più rock che esista, Zdenek Zeman. “La coscienza di Zeman”, dichiarò Venditti quando è uscito il singolo, “è l’omaggio a un eroe solitario, un Don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento e che manca un po’ a tutti”.
BEST – CISCO
Chiudiamo con un brano dedicato alla più grande rockstar tra i calciatori: George Best, ala del Manchester United tutta dribling, gol, alcool e donne. Un’icona del rock and gol. “Salute a voi tutti ed alzate il bicchiere”, recita il testo del cantante dei Modena City Ramblers Cisco, “perchè io sono il migliore ma per voi solo Best. Se non fossi stato poi così affascinante oggi quasi nessuno ricorderebbe Pelè”.
Instagram: @vannipale