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Crotonemania: Stroppa non si muove, la società gli rinnova la fiducia nonostante l'ennesimo passo indietro
Il perché non sia avvenuto è difficile dirlo, probabilmente la società non ha avuto rassicurazioni in merito al sostituto, forti voci dicono di una lunga chiacchierata con Daniele De Rossi che avrebbe però rifiutato in quanto le sue intenzioni sono quelli di concentrarsi a pieno sul corso di Coverciano per diventare un allenatore a tutti gli effetti. D’altronde per gli stessi motivi aveva già rifiutato la Fiorentina quest’estate, una società ambiziosa che mira a crescere a livello mondiale, non avrebbe avuto senso accettare ora Crotone in una situazione di classifica a dir poco complicata. Si era vociferato anche di un possibile ritorno di Zenga, di un interessamento per Semplici e Di Biagio e di qualche timida valutazione per Drago, un altro ex che tornerebbe volentieri sulla panchina della sua città che lo ha lanciato al grande calcio. Forse la soluzione Drago sarebbe stata la migliore in questo momento, uno che avrebbe potuto trasmettere alla squadra quella voglia di appartenenza che al momento non c’è. Anche a me onestamente non sarebbe dispiaciuto il ritorno di Massimino che con il suo 4-3-3 e la sua voglia di fare avrebbe potuto riportare un po’ ordine tattico e armonia nello spogliatoio. Anche Di Biagio è un profilo che mi ispira fiducia, un allenatore “duttile” capace di adattarsi alla squadra e poi, soprattutto, un uomo di polso, un grande stimolatore. La stessa fiducia la nutro per Semplici, un allenatore importante che a mio avviso è molto sottovalutato, però anche lui predilige la difesa a tre e forse in questo momento non sarebbe stata la migliore soluzione. Niente da fare però, inutile dilungarsi in parole, le mie sono solo supposizioni, la cosa certa è che al momento rimane Stroppa e l’unica speranza è quella che quest’incontro gli sia servito a fargli capire che è importante adattarsi alla squadra che si allena e al tipo di avversario che si affronta, in tal senso qualche timido tentativo di cambio modulo c’è già stato nella parte finale contro il Sassuolo, chissà non si l’avvio di un nuovo inizio. D’altronde sono uno dei pochi che ha sempre avuto fiducia in Stroppa, quella fiducia che è venuta meno quando ho capito che mai avrebbe cambiato tipo di gioco e questo, a mio avviso, dimostra incapacità di adattamento, che per un allenatore è molto grave.