Crotonemania: 'Elogio della follia'
La lucida follia ha permesso ai ragazzi di Nicola di guadagnare diciassette punti in sette gare: un ruolino che neanche la “vecchia signora” ha saputo mantenere. Ed è proprio con questo spirito dissennato che ora dovrà essere affrontata proprio la Juventus, a casa sua, dove va a punti da 34 partite consecutive. Toscani e liguri se la vedranno, rispettivamente, con Atalanta e Torino, avversarie che ormai non hanno nulla da chiedere a questo torneo. Proprio contro i pitagorici, invece, i bianconeri potrebbero festeggiare l’ennesimo scudetto della loro storia, gradito antipasto alla tanto agognata portata principale di Cardiff. Tradotto, chi spera in un atteggiamento indolente dell’undici di Allegri farebbe meglio a non guardare proprio la partita. Il successo con l’Udinese invece, il quinto di questo magic moment iniziato ad aprile, ha avuto poco a vedere con la pazzia: organizzazione di gioco, fluidità di manovra e solidità l’hanno fatta da padrone; solo alcuni grandi interventi di Cordaz hanno trasceso il comprensibile.
La pazzia, come il filo d’Arianna, ha legato l’un l’altra tutte le apparizioni dei crotonesi: pazzi nel perdere tutte quelle partite nel quarto d’ora finale, pazzi nel riacciuffarle nello stesso arco temporale. Un manipolo di dissennati guidati da un dissennato, questo il quadro più esaustivo. Non me ne vogliano i tifosi, ma la follia è stato il vero dodicesimo uomo della squadra, sarebbe da matti lasciarla in panchina proprio ora.