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Crisi Napoli, De Laurentiis è molto deluso: Milan e Liverpool possono decidere il futuro di Ancelotti
La scossa non è arrivata. Anzi. Lo scialbo 0-0 interno contro il Genoa, che allontana ulteriormente il Napoli dalle zone alte della classifica, ha confermato lo stato di profonda crisi del gruppo di Carlo Ancelotti. Che ha sì prodotto diverse palle-gol nel secondo tempo e deve maledire la grande prova del portiere avversario Radu, ma in un contesto davvero poco convincente sul piano della manovra e dell'atteggiamento mentale.
DE LAURENTIIS DELUSO - Una serata quella vissuta al “San Paolo” che è stato un misto tra la tristezza rappresentata dagli ampi vuoti sugli spalti (le presenze non sono andate oltre le 20.000 unità)e la rabbia dei tifosi, che prima, durante e dopo la gara non hanno risparmiato gli azzurri. E a questo va ad aggiungersi la profonda delusione del patron Aurelio De Laurentiis, che non ha voluto mancare all'ultimo appuntamento prima della sosta per le nazionali e prima della sua ripartenza per gli Stati Uniti. Se il turbolento post-Salisburgo, con l'ammutinamento dei suoi calciatori, era stato seguito a distanza, da una camera d'albergo, oggi il numero uno partenopeo ha voluto idealmente stare vicino a un gruppo che però non ha fornito le risposte attese, anche dopo il ripristino del ritiro deciso da Ancelotti alla vigilia della gara col Genoa.
ANCELOTTI SOTTO OSSERVAZIONE - E proprio il tecnico azzurro, che ha incassato in settimana la rinnovata fiducia del suo presidente e si è visto assegnare la responsabilità di prendere tutti i provvedimenti necessari per uscire dalla crisi, finisce inevitabilmente e a sua volta sul banco degli imputati. Al momento, secondo quanto risulta a calciomercato.com, Ancelotti non rischia l'esonero; anche in virtù del contratto in scadenza a giugno 2021 e di un ingaggio da 6 milioni di euro annui. Ma in queste due settimane di pausa, prima del match di “San Siro” contro il Milan, non è escluso che in un'analisi a 360° sul momento della squadra anche sulla guida tecnica possa essere fatta qualche valutazione. La sfida con i rossoneri e il successivo impegno di Champions League contro il Liverpool, che può essere determinante per il superamento del turno, possono diventare decisive per il suo futuro.
DE LAURENTIIS DELUSO - Una serata quella vissuta al “San Paolo” che è stato un misto tra la tristezza rappresentata dagli ampi vuoti sugli spalti (le presenze non sono andate oltre le 20.000 unità)e la rabbia dei tifosi, che prima, durante e dopo la gara non hanno risparmiato gli azzurri. E a questo va ad aggiungersi la profonda delusione del patron Aurelio De Laurentiis, che non ha voluto mancare all'ultimo appuntamento prima della sosta per le nazionali e prima della sua ripartenza per gli Stati Uniti. Se il turbolento post-Salisburgo, con l'ammutinamento dei suoi calciatori, era stato seguito a distanza, da una camera d'albergo, oggi il numero uno partenopeo ha voluto idealmente stare vicino a un gruppo che però non ha fornito le risposte attese, anche dopo il ripristino del ritiro deciso da Ancelotti alla vigilia della gara col Genoa.
ANCELOTTI SOTTO OSSERVAZIONE - E proprio il tecnico azzurro, che ha incassato in settimana la rinnovata fiducia del suo presidente e si è visto assegnare la responsabilità di prendere tutti i provvedimenti necessari per uscire dalla crisi, finisce inevitabilmente e a sua volta sul banco degli imputati. Al momento, secondo quanto risulta a calciomercato.com, Ancelotti non rischia l'esonero; anche in virtù del contratto in scadenza a giugno 2021 e di un ingaggio da 6 milioni di euro annui. Ma in queste due settimane di pausa, prima del match di “San Siro” contro il Milan, non è escluso che in un'analisi a 360° sul momento della squadra anche sulla guida tecnica possa essere fatta qualche valutazione. La sfida con i rossoneri e il successivo impegno di Champions League contro il Liverpool, che può essere determinante per il superamento del turno, possono diventare decisive per il suo futuro.