Crisi Governo, Draghi stasera al Quirinale, probabile conferma dimissioni. C'è la data delle elezioni
19.00 - È quasi scontato che stasera dopo il voto Mario Draghi salirà al Quirinale per confermare le dimissioni. A quel punto l'ipotesi più gettonata è che ci siano le elezioni anticipate. Due date finora individuate: 25 settembre o più probabilmente il 2 ottobre (il 25 settembre sarebbe da escludere perché è la vigilia del Capodanno ebraico).
17.20 - "Per il Superbonus, il problema sono i meccanismi di cessione. Chi li ha disegnati senza discrimine o discernimento? Sono loro i colpevoli di questa situazione per cui migliaia di imprese stanno aspettando i crediti. Ora bisogna riparare al malfatto e tirare fuori dai guai quelle migliaia di imprese"
17.15 - "Sul salario minimo ho detto quello che dovevo dire, c'è una proposta della commissione europea, abbiamo aperto un tavolo con i sindacati e Confindustria, continueremo la discussione qualunque sia la vostra decisione oggi".
17.00 - Ecco la replica al senato: "Siete voi che decidete. Niente richieste di piene poteri", afferma il premier. "Per me la democrazia è una democrazia parlamentare",
13.00 - Fonti del Senato riferiscono che, dopo aver innescato la crisi, il Movimento 5 stelle lascia intravedere degli spiragli, mentre a rappresentare un problema potrebbe essere il leader della Lega Matteo Salvini.
12.47 - Sono ore di riflessioni per il M5s, dopo le comunicazioni del premier Mario Draghi. Giuseppe Conte è impegnato in una sorta di riunione permanente con i vertici del partito negli uffici del gruppo a Palazzo Madama, per definire la posizione da esporre nella dichiarazione di voto al Senato.
11.15 - Dopo aver ascoltato il discorso di Draghi al Senato, Giuseppe Conte, come riporta l'Ansa, si è riunito con alcuni dei vertici del M5S. E in un altro ufficio è in corso una riunione del gruppo dei senatori del Movimento.
10.37 - E' in corso una riunione della Lega convocata da Matteo Salvini a Palazzo Madama: presenti parlamentari, ministri e sottosegretari.
9.30 - LE PAROLE DI DRAGHI
Dopo le dimissioni respinte da Mattarella, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha parlato ai partiti in Senato: "Mercoledì scorso ho rassegnato le dimissioni. Questa decisione è seguita al venir meno della maggioranza di unità nazionale che ha appoggiato il governo dalla sua nascita. Il capo dello Stato le ha respinte e chiesto di informare il Parlamento. Decisione che ho condiviso. Oggi mi permette di spiegare a voi e agli italiani questa decisione tanto sofferta quanto dovuta".
EMERGENZE - "Il presidente della Repubblica mi affidò l'incarico, tre emergenze: pandemica, economica e sociale. Nel discorso che tenni in quest'aula feci riferimento all'unità nazionale, che in questi mesi è stata la miglior garanzia di questo esecutivo e della sua efficacia; tutti i principali partiti, con una sola eccezione, decisero di rispondere positivamente a quell'appello".
IL PATTO - Serve un Governo che sia davvero forte e coeso e un Parlamento che lo accompagni con convinzione, nel reciproco rispetto dei ruoli. All'Italia non serve una fiducia di facciata, che svanisca davanti ai provvedimenti scomodi. Serve un nuovo patto di fiducia, sincero e concreto, come quello che ci ha permesso finora di cambiare in meglio il Paese. I partiti e voi parlamentari - siete pronti a ricostruire questo patto?".
FALCONE E BORSELLINO - Poi Draghi ricorda i magistrati Falcone e Borsellino: "Dobbiamo tenere le mafie lontano dal Pnrr", applauso unanime di tutto il Senato. Il Premier continua: "Servono interventi sui salari. Il reddito di cittadinanza può essere migliorato per favorire chi ha più bisogno e ridurre gli effetti negativi sul mercato del lavoro. Sulle pensioni serve una riforma con flessibilità in uscita".
GLI ITALIANI - "Gli italiani hanno sostenuto le misure che di volta in volta abbiamo messo in campo, penso alle restrizioni della pandemia, della vaccinazione, all'accoglienza spontanea ai profughi ucraini accolti con affetto e solidarietà. Penso alle comunità locali con il Pnrr: mai come in questi momenti sono stato orgoglioso di essere italiano".
COVID - "Grazie alle misure di contenimento sanitario, alla campagna di vaccinazione, ai provvedimenti di sostegno economico a famiglie e imprese, siamo riusciti a superare la fase più acuta della pandemia, a dare slancio alla ripresa economica".
UCRAINA - "Il merito dei risultati è della vostra disponibilità a lavorare nell'interesse del Paese. La migliore risposta all'appello del presidente della Repubblica. Il sostegno all'Ucraina ha mostrato il ruolo centrale dell'Italia in UE e G7"