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    CremoneseMania: Carnesecchi, Castagnetti e Ciofani, a Monza decisiva la vecchia guardia

    CremoneseMania: Carnesecchi, Castagnetti e Ciofani, a Monza decisiva la vecchia guardia

    • Lorenzo Coelli
    Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Anche nel pareggio per 1-1 delll’U-Power Stadium si è vista una Cremonese dai due volti: timida nel primo tempo e intraprendente nella ripresa. A differenza della gara contro la Fiorentina, tuttavia, i grigiorossi hanno saputo resistere alle offensive del Monza nei primi 45’ per poi prendere il controllo della partita nella ripresa. Il merito, anche se per motivi diversi, è soprattutto della vecchia guardia composta da Carnesecchi, Castagnetti e Ciofani.  

    Partiamo da Marco Carnesecchi. Il capitano dell’Italia U21 (che proprio in queste ore sta raggiungendo il ritiro degli Azzurrini) ha tenuto a galla la Cremonese nel primo tempo con tre interventi decisivi su Izzo, Carlos Augusto e Ciurria, confermando ancora una volta il suo grande talento. Giunto alla terza stagione da protagonista in grigiorosso, all’ombra del Torrazzo verrà giustamente coccolato fino a giugno, quando tornerà all’Atalanta pronto per vivere un campionato di Serie A ad alti livelli (che sia con gli orobici o chi per loro). Che altro si può dire di Daniel Ciofani? Bomber di provincia per definizione, anche a 37 anni e mezzo riesce a fare la differenza in Serie A, soprattutto a gara in corso. Nei Top 5 campionati Europei è il giocatore che ha segnato più gol partendo dalla panchina (4, come Son, Openda e Mostafa). Quando entra in campo calamita su di sé tutti i palloni e l’atteggiamento della squadra cresce in personalità: come detto dallo stesso Ballardini, la sua passione e intensità sono un grande esempio per tutti i compagni di squadra. 

    Menzione speciale per Michele Castagnetti, un giocatore che in carriera ha raccolto meno rispetto al dovuto: arrivato in Serie A a 33 anni dopo tanta gavetta tra Serie C e B, è uno dei giocatori calcisticamente più intelligenti della rosa di Ballardini. L’ex Genoa però non lo considera un vero e proprio regista e, prima di ieri, non lo schierava da oltre un mese. Nonostante ciò il centrocampista emiliano è entrato con un atteggiamento esemplare e ha svoltato la gara: il gol del vantaggio è nato proprio da un suo recupero sulla trequarti ed è stato sempre lui a servire a Ciofani un pallone perfetto a pochi passi da Di Gregorio. Ma non solo: con i suoi controlli orientati riesce sempre a smarcarsi con un solo tocco di palla e ad aprire spazi per i compagni, soprattutto nello stretto. In un centrocampo così in difficoltà come quello grigiorosso spetta a lui il compito di far girare la squadra. Merita di giocare da titolare le ultime sfide di campionato. 

    Ora la Cremonese è attesa da una sosta cruciale prima di un mese di aprile intensissimo tra scontri salvezza e semifinale di Coppa Italia. Prima, però, il 24 marzo si festeggeranno i 120 anni della società, già onorati in campo con la divisa biancolilla (i primi colori sociali dei lombardi) indossata a Monza. Non sarà la triste classifica di Serie A a rovinare i festeggiamenti per questo importantissimo traguardo, grande vanto per una società di provincia come la Cremonese. 
     

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