AFP/Getty Images
Cosmi e Gattuso, la rivincita dei piccoli orchi
Sembrava bastassero un bel completo dal taglio sartoriale, un paio di scarpe nere lucide e modi da lord inglese per diventare, da un giorno all'altro, un quotato allenatore di Serie A.
Negli ultimi anni, i "trendy-mister" hanno imperversato, facendo innamorare schiere di tifosi e, ancor più, di giornalisti.
Montella, Stramaccioni, Paulo Sousa. Eleganti in campo e fuori, modi composti e nessuna sceneggiata.
Discorsi infarciti di filosofia applicata al calcio, ironia e grande savoir faire davanti ai microfoni.
D'altronde, era stato proprio un grande dirigente come Galliani a certificare il trend quando qualche anno fa, affascinato dalla sihlouette di Allegri, aveva dichiarato che il Mister livornese era in possesso del "Phisique du Role" giusto per allenare il Milan. Il timbro di ufficialità di una nuova tendenza, come se Armani annunciasse il rosso vermiglio colore dell anno.
E gli altri alle allenatori? Tollerate a stento le schiere di post-sacchiani, considerati nerds intelligenti ma fanatici e rinchiusi in soffitta, come degli impresentabili mostri, i Mister ruspanti, tutto cuore, urlacci e grinta.
Cosmi e Gattuso, nell immaginario collettivo, fanno parte di questi ultimi.
Piccoli orchi dal carattere facilmente infiammabile, grandi motivatori e poco più. Nulla di più sbagliato. Il primo ha dimostrato a Trapani, se ancora ce ne fosse stato bisogno dopo una lunga carriera, che è in grado di trasformare, giocatori provenienti dalle serie inferiori o scartati dai grandi palcoscenici, in uomini decisivi, e i difensori in implacabili goleador. Gattuso, dietro l'immagine pittoresca di pitbull della panchina, ha dimostrato con il suo Pisa grande acume tattico, flessibilità nell'uso dei moduli e capacità di leggere bene i momenti clou di ogni match.
La finale playoff, vinta con il Foggia, è stata la conferma di come l'organizzazione di gioco abbia permesso ai toscani di superare un avversario tecnicamente superiore.
Probabilmente, il prossimo anno Cosmi e Gattuso si ritroveranno da avversari sui campi di Serie B ed i loro detrattori continueranno a focalizzarsi su una camicia un po' pacchiana o un paio di scarpe da ballerino di provincia. Poco importa, Serse e Ringhio continueranno a trascurare il guardaroba, con la consapevolezza che i risultati si ottengono con tanto lavoro e non grazie ad una bella immagine mediatica.
Negli ultimi anni, i "trendy-mister" hanno imperversato, facendo innamorare schiere di tifosi e, ancor più, di giornalisti.
Montella, Stramaccioni, Paulo Sousa. Eleganti in campo e fuori, modi composti e nessuna sceneggiata.
Discorsi infarciti di filosofia applicata al calcio, ironia e grande savoir faire davanti ai microfoni.
D'altronde, era stato proprio un grande dirigente come Galliani a certificare il trend quando qualche anno fa, affascinato dalla sihlouette di Allegri, aveva dichiarato che il Mister livornese era in possesso del "Phisique du Role" giusto per allenare il Milan. Il timbro di ufficialità di una nuova tendenza, come se Armani annunciasse il rosso vermiglio colore dell anno.
E gli altri alle allenatori? Tollerate a stento le schiere di post-sacchiani, considerati nerds intelligenti ma fanatici e rinchiusi in soffitta, come degli impresentabili mostri, i Mister ruspanti, tutto cuore, urlacci e grinta.
Cosmi e Gattuso, nell immaginario collettivo, fanno parte di questi ultimi.
Piccoli orchi dal carattere facilmente infiammabile, grandi motivatori e poco più. Nulla di più sbagliato. Il primo ha dimostrato a Trapani, se ancora ce ne fosse stato bisogno dopo una lunga carriera, che è in grado di trasformare, giocatori provenienti dalle serie inferiori o scartati dai grandi palcoscenici, in uomini decisivi, e i difensori in implacabili goleador. Gattuso, dietro l'immagine pittoresca di pitbull della panchina, ha dimostrato con il suo Pisa grande acume tattico, flessibilità nell'uso dei moduli e capacità di leggere bene i momenti clou di ogni match.
La finale playoff, vinta con il Foggia, è stata la conferma di come l'organizzazione di gioco abbia permesso ai toscani di superare un avversario tecnicamente superiore.
Probabilmente, il prossimo anno Cosmi e Gattuso si ritroveranno da avversari sui campi di Serie B ed i loro detrattori continueranno a focalizzarsi su una camicia un po' pacchiana o un paio di scarpe da ballerino di provincia. Poco importa, Serse e Ringhio continueranno a trascurare il guardaroba, con la consapevolezza che i risultati si ottengono con tanto lavoro e non grazie ad una bella immagine mediatica.