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  • Così verrà demolito San Siro: non sarà utilizzato esplosivo. E lo smaltimento?

    Così verrà demolito San Siro: non sarà utilizzato esplosivo. E lo smaltimento?

    • Gianluca Minchiotti
    Come si legge su Gazzetta.it, in un pezzo a firma Luca Bianchin, il progetto di costruzione del nuovo San Siro prevede la distruzione per un buon 75-80% dello stadio. Come funzionerebbe questa demolizione? Quanto costerebbe? In quanto tempo andrebbe fatta? Si stima che il costo della sola demolizione dello stadio arrivi a 80 milioni di euro.

    "La demolizione si effettua con macchine meccaniche – dice Roberto Spagnolo, che è stato il coordinatore unico del progetto di costruzione del nuovo stadio dell’Atalanta, attuato dopo la parziale demolizione dell'impianto precedente -. La prima fase si chiama strip out: si eliminano gli elementi estranei al calcestruzzo, come vetri, barriere, parapetti, porte. La seconda fase è la demolizione vera e propria, in cui con pinze mastodontiche si abbatte la struttura. La terza fase è la frantumazione: a terra si rende sottile il calcestruzzo e lo si separa dal ferro di costruzione". A Bergamo hanno demolito soltanto le due curve ma il principio è lo stesso applicabile ai lavori di San Siro. Informazione importante: per il Meazza non sarà usato esplosivo. 

    La demolizione comincia dal tetto e procede a scendere, prosegue l'approfondimento della Gazzetta dello Sport. Verrebbe rimosso per primo il terzo anello, poi il secondo, poi il primo, in un grande cantiere. Spagnolo fa una stima del tempo necessario per abbattere tre quarti di stadio: "Dai due ai quattro mesi. Noi abbiamo demolito tutto in 15 giorni ma non c’è confronto. San Siro è molto più grande e l’operazione più complessa". La difficoltà, naturalmente, sta anche nella necessità di conservare parte della struttura perché il progetto di Milan e Inter prevede che resti in piedi l’angolo Sud-Est dello stadio, con parte della tribuna arancio e parte della Curva Sud. La tribuna verrebbe usata per eventi, affiancata da una costruzione moderna con negozi e musei. 

    Tutto questo sembra semplice (beh, più o meno…) ma non lo è. San Siro è stato costruito negli anni Venti, è naturale servano analisi chimiche per valutare la pericolosità di alcune sostanze: “Ai tempi si utilizzavano cromo e solfato – spiega Spagnolo -. Questo materiale va separato e portato in discariche specializzate. L’amianto? Può esserci nelle coperture che si eliminano nella prima fase, lo strip out”. In questa fase, nello smaltimento dei detriti, c’è una parte non trascurabile dei costi. Il calcestruzzo viene ammucchiato, frantumato da macchinari più piccoli e trasportato. Tutto il materiale viene portato in discarica, alcune sostanze in discariche speciali e molto costose. “Il problema per tutti è trovare le discariche che accettino il materiale perché tutte hanno limiti da non superare”, dice Spagnolo. 


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    keylor
    keylor

    Lo dico da sempre che la soluzione è demolirlo e tirare su uno nuovo senza doversi spostare nei p...

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