Cosenza, Nasti: 'Qui accolto da Dio, dovevo rimanere. E quel momento con Ibra al Milan...'
"Siamo rimasti chiusi nello spogliatoio fino alle tre di notte. Con noi c’erano anche i nostri familiari che sono dovuti scappare dagli spalti".
STAGIONE - "La prima parte di stagione è stata molto difficile. Ho faticato ad abituarmi all’intensità della serie B. Voglio ringraziare pubblicamente Michele Rigione. È il nostro capitano e per quanto mi riguarda è stato di fondamentale importanza per me. Dal primo giorno ha sempre cercato di aiutarmi e ha sempre creduto in me"
DOPPIETTA VS REGGINA - "Da lì è iniziato un altro campionato per me. Quel giorno e quella doppietta mi hanno dato l’autostima e la fiducia necessarie per spingere ancora di più".
NO AL MONDIALE U20 - "A Cosenza sono stato da Dio. È incredibile la passione e il calore che i tifosi ci trasmettono ogni giorno. È stata una scelta difficile, ma lo dovevo ai miei compagni, alla società e alla città. È stato incredibile sentire tutto lo stadio gridare il mio nome. È stata una notte speciale che difficilmente io e Cosenza dimenticheremo".
ALLENAMENTI AL MILAN - "Allenarsi al fianco di questi campioni è incredibile. Ti spingono ad andare sempre oltre, a non accontentarti mai. Un giorno durante un possesso palla non ho passato il pallone a Ibra; mi ha mangiato la faccia e mi ha fatto capire quanto conta ogni dettaglio e ogni minuto di allenamento".