Cosa c'è dietro al miracolo Getafe: la Champions League è possibile
Simone Bazzucchi
Guai a parlare di cenerentola. Il Getafe di Bordalas, allenatore spagnolo che si ispira al “cholismo” di Simeone, è una squadra che si sta facendo rispettare, come dimostra il momentaneo quarto posto in Liga, alle spalle delle grandi di Spagna. Una posizione che, se confermata a fine stagione, regalarebbe agli Azulones la qualificazione alla prossima Champions League. Nella sua storia il Getafe ha visto i propri colori sventolare in Europa in altre due occasioni. La più recente nel 2010/11, quando però non superò nemmeno la fase a girone dell’Europa League. L’altra invece, più importante, nel 2007/08, quando solo il Bayern Monaco guidato da Luca Toni, riuscì a passare ai supplementari, nei quarti di finale di Coppa Uefa. Sarà proprio l’aria che si respira in città a rendere grande la stagione del Getafe, a tutti gli effetti la terza squadra della capitale spagnola. Il rischio più bello per gli abitanti di Madrid, è proprio quello di vedere tre squadre della propria città, giocare la Champions League. COSA FUNZIONA – Cosa rende tanto speciale il Getafe? Non ci sono stelle, la rosa ha un'età media alta (28 anni), eppure i numeri sono dalla parte degli uomini di Bordalas: 24 gol subiti in 28 partite, meno per intenderci di Real e Barça, 36 gol segnati, 23 dei quali arrivati dalla coppia Jamie Mata e Jorge Molina, due giocatori navigati che stanno vivendo una rinascita calcistica. Ora viene il bello, dopo essersi arrampicato fino al quarto posto il Getafe deve confermarsi. Ma con una coppia così è lecito sognare.