La storia infinita. Quella di Pantaleo Corvino e del rinnovo di contratto. «Servono una sedia, un tavolo, e cinque minuti per mettere le firme». Evidentemente, questi cinque minuti, non li hanno ancora trovati. Qualcosa è cambiato, comunque, fino a sei mesi fa tutti erano convinti nel proseguire insieme. Adesso no, adesso le certezze latitano e i dubbi aumentano. I Della Valle non sono così convinti delle operazioni portate avanti dal ds negli ultimi due anni e lui stesso, da qualche tempo, pare aver perso l'entusiasmo che fu.

Per questo l'ipotesi addio si fa ogni giorno più concreta. Anzi. C'è chi assicura che il divorzio sia già stato sancito. Non è così. La realtà è che il rinnovo di Corvino (ora) non è considerato una priorità. I problemi da risolvere, lascia intendere la società, sono altri. E poi il rapporto è talmente franco che, in un senso o nell'altro, la questione sarà davvero risolta in cinque minuti. Con una firma, o con un «grazie, arrivederci e amici come prima».

Intanto, le voci corrono. La più rumorosa vorrebbe il ds viola in direzione Genoa. Difficile invece, ma non impossibile, l'ipotesi Napoli. La Fiorentina? Un candidato, più di ogni altro. Walter Sabatini. Le alternative, comunque, non mancano. Amedeo Carboni, ha già lavorato con Eduardo Macia e pare che nelle stanze di Viale Fanti il suo nome giri da tempo. E poi Giovanni Sartori (ds del Chievo), ma anche Pasquale Sensibile. Ipotesi. Perché è vero che il rinnovo di Corvino non è più scontato, ma tutto può ancora succedere.