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CorSera: 'Tutti i dubbi sulla proprietà: comanda davvero Cardinale?'
'NESSUNO CONTROLLA IL MILAN' - L'articolo si concentra sui documenti, visionati dal Corriere, consegnati alle banche per adempiere agli obblighi antiriclaggio. Gli uffici interni e i legali del Milan dopo il closing hanno dovuto identificare i titolari effettivi a partire dalla controllante diretta, l'olandese ACM Bidco. Interpellando anche i legali olandesi di RedBird, si legge nelle carte interne, gli uffici del Milan sono arrivati alla conclusione che "nessuna persona fisica in ultima istanza ha più del 10% del club e dunque nessuno controlla il Milan". Per questo sono stati indicati titolari effettivi, con il criterio residuale, i tre amministratori con poteri di rappresentanza legale: il presidente Paolo Scaroni, l'amministratore delegato Giorgio Furlani (in precedenza Ivan Gazidis) e il consigliere Gerry Cardinale.
LA CATENA - Nella catena di controllo, sopra ACM Bidco e ACM Intermediate Holding (le due holding più in basso nell'operazione), si risale fino alla holding RBFC Aggregator, la cui proprietà è divisa tra Fund IV Investors con il 42,6%, RBCF AIV con il 10,9% e una Limited Partners con il 46,1%. Secondo la ricostruzione del Corriere, le prime due farebbero riferimento a Cardinale, mentre non ci sono certezze sull'effettivo controllo del 46,1% restante nel quale, si legge, sarebbe forse custodita la quota di Elliott.
115MILA EURO AL GIORNO - Il Corriere ricorda poi come Elliott abba garantito un vendor loan da 600 milioni di euro a RedBirdal 7% di interesse, che costa 115mila euro al giorno al fondo guidato da Cardinale, cifra pari a circa 42 milioni di euro annui. Sottolineando, anche, quanto Elliott pesi ancora nei destini del Milan. Il riferimento va alle mosse relative alla governance del club dopo la cessione a RedBird. Non solo la conferma come presidente di Paolo Scaroni, entrato in consiglio ai tempi di Yonghong Li come rappresentante del creditore Elliott, c'è anche la nomina ad amministratore delegato - dopo Ivan Gazidis - di Giorgio Furlani, storico manager di Elliott, braccio destro di Gordon Singer e azionista della londinese Elliott Advisors, la controparte di RedBird nella compravendita. A loro è apparentemente destinato ad aggiungersi nel ruolo di direttore finanziario Stefano Cocirio, altro manager dipendente di Elliott. Tutti e tre, Scaroni, Furlani e Cocirio, erano già nel cda del Milan prima di Cardinale. Il Corriere evidenzia come non ci sia certezza sull'esistenza di eventuali patti collaterali che possano incidere sulla catena di controllo: "Sarebbe interessante conoscere eventuali patti, contratti collaterali, impegni societari e creditizi di RedBird con Elliott ma questo non è dovuto, non è un obbligo, la risposta sarebbe 'Non diamo disclosure'"; riferendosi in questo caso alla portavoce di ReBird, che era portavoce di Elliott.