Correa era già dell'Inter, come Dybala: 'Tucu' doppio rimpianto, ma in futuro...
IL RETROSCENA - Il consiglio originale porta la firma di Juan Sebastian Veron. Gennaio 2013, l’Inter valuta questo gioiello di cui in Argentina si dice un gran bene se non per qualche problema fisico di troppo. Eppure, all’Estudiantes ha raccolto l’eredità proprio di Veron, poi diventato presidente. Quel suggerimento della Brujita viene preso in ascolto dai dirigenti nerazzurri: Joaquin vola a Milano per qualche settimana di test ad Appiano (come si vede nella foto insieme a Zanetti), si allena con la squadra, il ragazzo intriga eccome, i colpi non gli mancano E allora con l’Entudiantes si tratta; ma quei 2 milioni di euro tra prestito e obbligo di riscatto nelle idee nerazzurre sono troppi per un ragazzo di 19 anni senza esperienze europee, l’esperienza Ricky Alvarez brucia ancora. L’offerta da 700mila euro dell’Inter viene rifiutata più volte, l’affare non si fa, con Veron deluso dal suo ex club ma perentorio nel non fare sconti su quello che ritiene un vero prospetto.
FUTURO APERTO - Un po' la stessa storia di Paulo Dybala, quello sì un rimpianto vero: 2012 – ai tempi dell’Instituto de Cordoba – c’era Marco Branca in dirigenza che non chiuse l’operazione, Zamparini ha voluto scommetterci portandolo al Palermo. Mentre Correa avrebbe potuto vestire nerazzurro anche a gennaio scorso, era al Siviglia e fu proposto un prestito con diritto di riscatto: niente di fatto, l'Inter però ha spinto e ci ha lavorato concretamente. In futuro non è escluso un ritorno a sorpresa sull'argentino, potenzialità da giocatore importante e una crescita continua. Intanto, la Lazio si gode un jolly di primo livello. Con l'Inter sfiorata nel destino...