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    Coppa Italia, tante polemiche per Juve-Napoli, ma nessuno ricorda il Cesena?

    Coppa Italia, tante polemiche per Juve-Napoli, ma nessuno ricorda il Cesena?

    • Roberto Beccantini
    Non scrivo di Coppa Italia per protesta contro la formula, schiava delle Grandi, e non ne avrei scritto neppure questa volta se un paziente, il gentile Claudio, non mi avesse chiesto un parere su Juventus-Napoli. L’ho televista, come sempre, ad audio zero, con sottofondo di Lucio Dalla. Dunque, non saprei dirvi se i telecronisti abbiano abusato o meno di servo encomio.

    Sul piano tattico e tecnico, mi è parsa così. Primo tempo: buon palleggio Napoli, bellissimo gol ma anche tre opportunità per Dybala, Mandzukic/Lichtsteiner e Higuain. Secondo tempo: dopo il cambio di modulo, e l’ingresso di Cuadrado, solo Juventus.

    Gli episodi, adesso. In sintesi:
    1) non mi ero accorto di una bava di fuorigioco sulla rete di Callejon (fonte Gazzetta direbbe Auricchio) ma siamo nell’ordine dei 5-10 centimetri, e allora sposo il sembra regolare dello scriba; 
    2) la spinta di Strinic a Dybala vale il tocco di Pjanic con Albiol: non ne discuto l’esistenza, ne discuto, se mai, la consistenza. E allora: zero penalty o penalty per entrambi (e occhio: per Stranic sarebbe scattato anche il rosso).
    3) netto il pestone di Koulibaly al piccolo Sivori nel primo rigore, più complesso l’impatto Reina-Cuadrado che ha portato al secondo, dal momento che il portiere, sì, devia la palla, ma la devia poco, e finisce per travolgere il colombiano, dettaglio che ha indotto Valeri a premere il dischetto. Dagli anni Novanta il potere è passato dai difensori agli attaccanti e questi frontali sono tutti rigori. Mi dicono che Sconcerti la pensi come me, mentre per la Gazzetta il rigore su Albiol sarebbe stato 'solare'. Mi dicono anche che la posizione di un illustre ex designatore sia più vicina alla mia.

    Ho letto dell’uscita del signor Giuntoli ("Arbitraggio vergognoso"). Ho pensato a Roma-Cesena di Coppa Italia, all’impatto tra Agliardi e Strootman, al ridicolo rigore che Maresca (della sezione di Napoli, toh) fischiò al 92’ e Totti trasformò, decretando l’eliminazione della squadra romagnola. Senza intemerate di sindaci, senza minacce di Primavere, senza condoglianze di giornali, senza nemmeno un signor Giuntoli a costringere la squadra a far casino. Cesena, perdonaci.

     

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