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Sorpassi e controsorpassi, alla fine l'Inter alza la Coppa Italia grazie a un super Perisic: Juve k.o. per 2-4 d.t.s.
LA PARTITA – L’Inter comincia meglio e va subito in vantaggio con un tiro da fuori di Barella, che, servito da Brozovic, si accentra e batte Perin con un destro a giro. Per il primo quarto d’ora, i nerazzurri gestiscono il ritmo della partita, quindi la Juventus trova la forza di reagire con un sinistro violento di Vlahovic deviato in calcio d’angolo da un grande riflesso di Handanovic, che poi deve mettere i guantoni anche sulla capocciata di De Ligt. Ma l’occasione migliore capita proprio a Dybala, dopo un rimpallo in area: l’argentino conclude di poco a lato da posizione estremamente invitante. Poco prima della fine del primo tempo Danilo alza bandiera bianca e Allegri inserisce Morata, e nella ripresa l’attacco della Juve funziona decisamente meglio: Alex Sandro, proprio lui che aveva fatto un erroraccio in Supercoppa, buca Handanovic con la partecipazione di un lieve tocco di Morata, quindi Vlahovic scappa in campo aperto, salta d’Ambrosio e firma la rimonta in due tempi dopo una iniziale parata del portiere nerazzurro. L’Inter reagisce di rabbia: Darmian va vicino alla porta con un inserimento a fari spenti, Brozovic rischia di farsi espellere quando calcia via il pallone dopo un fallo su Dybala. Per scuotere la sua squadra, Inzaghi fa entrare Correa, Dumfries e Dimarco, ottenendo un tiro pericoloso da parte del difensore e, soprattutto, l’azione che porta al pareggio: cross lungo di Dumfries, sponda di Perisic a centro area per Lautaro, che stoppa e viene atterrato da Bonucci. Calhanoglu trasforma con freddezza il penalty. Non ci sono più emozioni, servono i tempi supplementari, per la prima volta nella storia dell’Inter in una finale di Coppa Italia.
EXTRA TIME – Sanchez, da poco entrato al posto di Lautaro, scalda subito i guantoni di Perin, poi De Ligt, in maniera un po’ ingenua, frana su De Vrij in area bianconera. Valeri lascia correre, ma il Var lo richiama e dunque viene assegnato all’Inter un secondo rigore, che Perisic, in assenza di Lautaro e Calhanoglu sostituiti, converte nel gol del controsorpasso. E poco dopo, il croato fa doppietta con uno stop e tiro su invito di Dimarco che si infila all’incrocio dei pali alla sinistra di Perin. Gli assalti della Juve non danno frutti, finisce 2-4 per la gioia dei tifosi nerazzurri accorsi a Roma per un nuovo trionfo sui bianconeri.
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