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Fiorentina, che fatica col Parma: 2-2 in rimonta e poi conquista i quarti di finale ai rigori
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LA PARTITA - Il primo tempo è traumatico per la Fiorentina imbottita di riserve: l'attacco guidato da Nzola e orfano di Gonzalez non ingrana, la difesa con i lunghi Milenkovic e Mina al centro soffre maledettamente la velocità di Bonny e la tecnica di Bernabè. Sono loro gli autori delle reti con le quali va in archivio la prima parte di gara, lo spagnolo con un tiro all'incrocio su respinta della difesa e il francese con la sua specialità, il contropiede. Nel mezzo, anche tanti interventi di Christensen, salvato anche dalla lieve imprecisione di Bernabè in chiusura di frazione, ad evitare un passivo ancora peggiore. Per la Fiorentina una situazione controllata al var che risulta solo in un calcio di punizione e non in un rigore e un colpo di tacco di Brekalo che si spegne a lato. Nella ripresa Italiano rivoluziona la squadra con quattro cambi al 46', entrano Biraghi, Infantino, Ranieri e Arthur, e poi arriva anche il turno di Beltran assieme a Nzola in attacco, ma il muro ducale regge senza troppi scossoni fino ai 10 minuti finali. La scintilla che riapre la partita arriva all'82' con la rete di Nzola su assist di Sottil, poi all'88' calcio di rigore per un fallo di mano ingenuo in area di Osorio, Sottil trasforma con tocco del portiere che non basta. Nel primo tempo supplementare gran parata di Christensen su Man vicinissimo al nuovo vantaggio per il Parma, ci prova anche Beltran ma in maniera molto meno pericolosa. Si va ai rigori, Man centra il palo, Camara calcia alto, i tiratori viola non sbagliano: saranno quarti di finale contro una tra Inter e Bologna.