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VIDEO Conte: 'Testa, cuore e gambe. Muntari sul cellulare? Meglio mia figlia'
Antonio Conte alla viglia di Cagliari-Juventus cerca di ridare morale alla squadra, scossa dal pareggio interno con il Lecce che ha complicato un po' la corsa allo scudetto:
"Sottolineiamo l'aspetto positivo - ha detto oggi in conferenza stampa a Vinovo -, essere tornati a vivere queste vigilie. Magari nessuno si immaginava così presto di rivivere queste vigilie così piene di significati e tutto questo per merito del lavoro che e' stato fatto in nove mesi. Viviamo questi giorni con grandissima soddisfazione, perché essere tornati a lottare per vincere lo scudetto a due giornate dalla fine ci deve riempire d'orgoglio. Il lavoro imponente che è stato fatto ci ha portato qui e ci riempie di soddisfazione. Io ho vissuto realtà totalmente opposte, a volte dietro a inseguire a volte davanti a essere inseguito, e' la bellezza del calcio che fino all'ultimo regala sensazioni nuove. Per tanti di noi sono situazioni nuove, e' la prima volta, però come dico sempre, questo gruppo sta crescendo, e' cresciuto in fretta e adesso ha la soddisfazione e ha avuto la bravura di vivere questa vigilia così importante".
Conte sente più la tensione oggi di quando era giocatore, semplicemente per una questione di tempo: "Io penso che l'ultimo è sempre quello più atteso, quello che dà maggiori soddisfazioni, perche' il passato e' li' e non ce lo può toccare nessuno, bello o brutto che sia, il passato e' li' alle spalle. Quello che conta è il presente e abbiamo la possibilita' di fare qualcosa di super-straordinario".
Cosa serve per vincere? "Per vincere ci vogliono testa, cuore e gambe. Sono arrivato a capirmi in maniera molto naturale quindi basta un'occhiata per capirmi con i miei calciatori. È importante carpire emozioni, sensazioni e stato d'animo; però sono anche molto sereno perche' questo e' un gruppo che mi ha sempre dato molta fiducia e non vedo perché domani debba cambiare".
C'è ancora delusione dopo il pareggio col Lecce? "Tutti quanti dopo il Lecce avremmo voluto rigiocare subito perche' e' stata una beffa molto grande - ha aggiunto il tecnico pugliese - . Quindi c'é voglia di grande rivalsa, voglia di rivincita, voglia di cancellare quel che di imponderabile e' successo. I ragazzi sono pronti e sono sul pezzo. Sanno che e' un momento storico che potrebbe farci entrare negli annali delle vittorie della Juventus e dal punto di vista motivazionale non devo fare qualcosa di eccezionale, anzi devo calmierare la situazione e tenerli a freno e tranquilli".
Il morale della truppa: "La situazione mentale é buona. Tutti avevamo la gioia della vittoria e ci siamo rimasti male. È inevitabile che tutti quanti difficilmente abbiamo dormito se non con l'utilizzo di gocce perché tra adrenalina e quello che era successo non era facile prendere sonno. Il calcio e la vita insegnano che "a da passà 'a nuttata" e il nostro guardare avanti significa trovarci un punto in piu' classifica sul Milan, a due giornate dalla fine. Un bel guardare avanti".
Su Galliani e la foto del gol annullato a Muntari sul telefonino: "Io ho mia figlia Vittoria e non desidererei altro se non avere la foto di mia figlia sul cellulare".