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    Conte vince sempre: impresa italiana, Guardiola ko. È il migliore del mondo

    Conte vince sempre: impresa italiana, Guardiola ko. È il migliore del mondo

    • Guglielmo Cannavale, inviato a Londra
    Un’impresa italiana. Antonio Conte abbatte anche il Manchester City e lancia un messaggio chiaro alla Premier: il Chelsea ora è favorito per vincere il titolo. Quello che ha fatto il manager italiano è sensazionale: 3-1 a Manchester, in casa di Guardiola. Ora è sempre più primo, portandosi a +4 dal City. E si allunga a 8 la sua striscia di vittorie consecutive: non si ferma più, batte tutti. Questa è la vittoria più pesante. 

    Sfortunato autogol di Cahill allo scadere del primo tempo, riscossa blues nel secondo. Il Chelsea reagisce ed è ancora più compatto, più squadra. Conte azzecca il cambio: Willian al 50’ in campo per Pedro, il brasiliano segna il raddoppio in contropiede. Il primo gol è di Diego Costa, sempre lui. Capocannoniere con 11 gol, più 5 assist. Partita monumentale la sua. Il lancio è di Fabregas, che non doveva giocare ma è tornato titolare (l’ultima volta il 24 settembre) per l’infortunio di Matic. Il Chelsea non molla, resiste, ribalta la situazione e sfrutta il contropiede. All’italiana. E sempre in contropiede la chiude Hazard, un altro rivitalizzato da Conte. Come Diego Costa. È 1-3. 

    Una vittoria che pesa moltissimo per il titolo, anche perché nel finale c’è nervosismo e Aguero e Fernandinho vengono espulsi. Il segnale è chiaro, il Chelsea ora è favorito. “Conte è tra i migliori allenatori del mondo, forse il migliore in questo momento”, aveva detto Guardiola prima della partita. Ci permettiamo di togliere il forse, perché quello che sta facendo Conte al Chelsea, per la squadra che aveva preso dopo la stagione fallimentare di Mourinho, è incredibile. Cuore, concentrazione, difesa, contropiede, partita preparata perfettamente. Un maestro di tattica, così lo vedono in Inghilterra. Ricordandosi anche di quello che ha fatto e vinto alla Juve. I bianconeri avevano quello che oggi è il miglior allenatore del mondo. Risultati ma anche gioco. Non spettacolare, magari, ma concreto. E vincente. 

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