'Conte trattato come tutti gli indagati'
Roberto Di Martino non fa sconti ad Antonio Conte. Il pm di Cremona, titolare dell'inchiesta sul calcioscommesse, ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport: "Non commento le notizie lette ieri sul ct della Nazionale (CLICCA QUI). Posso solo dire che valuterò con lo stesso scrupolo e la massima trasparenza la posizione di tutti gli indagati prima di formulare le mie richieste di rinvio a giudizio. I tempi? Entro giugno".
BIVIO DIMISSIONI - Gli avvocati difensori Francesco Arata e Leonardo Cammarata chiedono l'archiviazione dalle accuse di frode sportiva (per Novara-Siena e AlbinoLeffe-Siena) contestate all'allenatore ex Juventus. In caso di richiesta di rinvio a giudizio e conseguente processo senza rito immediato con sentenza prima dell'Europeo 2016, Antonio Conte medita di dimettersi dall'incarico di commissario tecnico dell'Italia.
EFFETTO BOOMERANG - La sensazione è che il ventilato addio alla Nazionale prospettato da Conte abbia avuto un effetto boomerang: tra le valutazioni della Procura ora c'è pure quella di una archiviazione, che potrebbe essere letta dall'opinione pubblica come una gentile concessione fatta alla Nazionale per non privarla del suo condottiero. E ovviamente un Procuratore capo della Repubblica non può permettersi una cosa simile.
CORSA CONTRO IL TEMPO - Ecco perché la soluzione più probabile resta il rito immediato da svolgersi dopo l'udienza preliminare. Sarebbe una corsa contro il tempo, ma non è utopistico pensare di arrivare a sentenza entro dicembre o gennaio. E in quel caso Conte potrebbe (se assolto) restare in sella alla Nazionale, cercando l'impresa a Euro 2016.